CronacaGuerra

Salvini in Russia, l’ambasciatore Razov: “Nessun problema”

Nel frattempo l'intenzione del leader della Lega causa imbarazzo a Draghi. Nessuna reazione negativa da Mosca

Salvini in Russia, l’ambasciatore Razov: “Nessun problema”. L’ambasciatore russo in Italia, Sergej Razov, ha commentato ai microfoni italiani l’intenzione del senatore Matteo Salvini di recarsi in Russia quale occasione per parlare con Putin e raggiungere una pace.

Salvini in Russia, le parole dell’ambasciatore Razov

Il senatore Matteo Salvini, come sapete, è leader di un grande partito politico, rappresentato in Parlamento e inserito nella maggioranza di Governo. Non ci sono ostacoli per il suo ingresso nella federazione russa. Quanto allo scopo del viaggio lo stesso senatore Salvini e le persone che lo accompagnavano hanno espresso pubblicamente le loro opinioni in merito” ha dichiarato il diplomatico.

Nessun “problema”

Nonostante alcuni giornali italiani e personaggi avessero parlato di “pericoli” per Salvini, qualora fosse entrato in Russia, le parole del rappresentante del Paese fanno evidenziare tutt’altro.

Imbarazzo nel Governo Draghi

Tale vicenda, insieme alla notizia di presunti incontri segreti tra Salvini e l’ambasciatore nelle ultime settimane, ha causato imbarazzo al Governo Draghi. Il leader della Lega ha però replicato che lui più volte attraverso i media si era espresso in tal proposito. Ovvero di tentare la strada del dialogo. Quindi le sue intenzioni erano note, non segrete.

Il motivo del viaggio

Il premier Draghi, malgrado la riluttanza di Lega e M5S, ha scelto la strada dell’invio di armi per quanto riguarda la guerra in Ucraina. Non si comprende il motivo per il quale non abbia valutato, come Macron e Scholz, la strada del dialogo. Per tale motivo la Lega ha scelto di muoversi da sola, direttamente.

La posizione di Draghi

Il premier Draghi è perfettamente allineato alle direttive degli Stati Uniti. Al contrario, Francia e Germania stanno cercando di uscire fuori dal disastro economico verso il quale si sta andando in contro mostrandosi indipendenti dalla Casa Bianca. La Turchia, membro Nato, altrettanto promuovendosi come mediatore.

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