Cronaca

Saman Abbas, parla il fidanzato: “Il padre diceva che avrebbe ucciso me e i miei parenti in Pakistan”

Saqib Ayub, 21 anni, fidanzato di Saman Abbas, ha parlato di nuovo del rapporto con la ragazza scomparsa ormai quasi due mesi e mezzo

Saqib Ayub, 21 anni, fidanzato di Saman Abbas, ha parlato di nuovo del rapporto con la ragazza scomparsa ormai quasi due mesi e mezzo fa da Novellara, in provincia di Reggio Emilia.

Saman Abbas, che cosa ha raccontato il fidanzato

In un’intervista a La Stampa, il giovane si è detto convinto che Saman sia “viva, la sogno tutte le notti: piange e dice di aiutarla a uscire dalla camera in cui è rinchiusa”, dice Saqib. Nell’intervista rivolge anche una forte accusa alla comunità in cui la ragazza aveva trovato rifugio: “Non la facevano uscire e le hanno bloccato tutto, compreso il pocket money. Non poteva neanche andare a scuola”.

La relazione nata su TikTok

Saman e Saqib si erano conosciuti sui social, circa un anno fa. Uno scambio di like su TikTok e poi hanno cominciato a sentirsi, sempre più assiduamente: “Un anno fa ci siamo conosciuti su TikTok – racconta il 21enne – ci vedevamo a Bologna di nascosto, era il periodo in cui Saman stava in comunità”. Ma sin dall’inizio loro relazione è stata ostacolata dai genitori della ragazza, Shabbar Abbas e Nazia Shaheen, che non avrebbero visto di buon occhio Saqib. “Una volta ho parlato con sua madre via Instagram, era arrabbiata, diceva che così non va bene, è meglio se la portano in Pakistan e se tu la raggiungi lì. – spiega il giovane – Ma sia io che Saman abbiamo capito subito che i suoi genitori volevano ostacolarci. In passato le avevano fatto fare un fidanzamento forzato con il cugino”.

Le minacce di morte

Poi sono arrivate le minacce da parte della famiglia Abbas: “Il padre una volta è andato a trovare la mia famiglia in Pakistan, ha detto ai miei parenti più stretti che dovevo lasciarla, altrimenti avrebbe ucciso loro in Pakistan e me in Italia, perché sapevano dove abitavo. A un certo momento hanno anche cercato di ingannarci, raccontandoci che lei poteva tornare in Pakistan dove io avrei potuto raggiungerla, ma era solo un trucco per farla sposare con suo cugino”.

 

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