Cronaca

Saman Abbas uccisa per un bacio non gradito, il padre: “Ho dovuto farlo per difendere il mio onore”

Saman Abbas, la 18enne pakistana di cui non si hanno più sue notizie da oltre un anno, è stata uccisa dal padre per un bacio con il suo fidanzato: le indagini

Saman Abbas, la 18enne pakistana di cui non si hanno più sue notizie da oltre un anno, è stata uccisa dal padre per un bacio non gradito con il suo fidanzato. Il padre lo ha confessato ad un parente al telefono: “Ho ucciso mia figlia, ho dovuto farlo per difendere il mio onore”. Il padre della 18enne è fuggito con la moglie in Pakistan ed è stato intercettato al telefono con un parente. La ragazza è sparita nel nulla la notte del 30 aprile 2021 a Novellara, in provincia di Reggio Emilia, e sarebbe stata ammazzata per avere rifiutato un matrimonio combinato.

Saman Abbas uccisa dal padre per un bacio, proseguono le indagini

A far scattare la follia, la foto di un bacio. In quella telefonata il padre lo dice senza mezzi termini: “la dignità degli altri non è più importante della mia”. Parole chiarissime e agghiaccianti che, intercettate dai carabinieri, sono state messe agli atti del processo. Il prossimo febbraio, al banco degli imputati, ci saranno i genitori, lo zio e i due cugini della ragazza.

L’ultima chat tra Saman e il fidanzato

Di quel bacio a Bologna – ritratto in una foto su Instagram – ora il fidanzato di Saman, anche lui parte civile al processo, non vuole parlare. Chiede “riservatezza” dice Claudio Falleti, l’avvocato che lo assiste e che adesso ragiona a voce alta: “In un bacio tra due ragazzi non c’è nulla di male, il problema è contestualizzarlo in una mentalità arcaica come quella del clan Abbas. Non è stato quello l’evento che ha portato a ciò che poi è accaduto…”.

Ascoltato dagli inquirenti, Ayub ha raccontato di quelle chat con Saman – rientrata a casa dopo la fuga dal centro protetto solo per prendere il suo passaporto nascosto da Shabbar – nelle ore precedenti il presunto omicidio.

Per comunicare con lui, lei usa di nascosto il cellulare della madre. È terrorizzata dallo “zio Danish che ha già ucciso in Pakistan”, resta allibita quando la madre Nazia riceve un messaggio da tale “zio Mamu” “che indica di uccidere Saman”. Ayub, preoccupatissimo, la consiglia: “Cancella tutto”. La chat termina alle 23.22 del 30 aprile e il 4 maggio il giovane va dai carabinieri a denunciare la scomparsa di Saman.

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