Cronaca

Saman si era comprata un vestito da sposa: “Voleva usarlo per le nozze con il suo fidanzato”

Saman Abbas e il vestito da sposa dopo la proposta di matrimonio del fidanzato durante una settimana trascorsa a Roma

Saman Abbas aveva comprato un vestito da sposa. La giovane era intenzionata a sposare il fidanzato conosciuto in chat ma osteggiato dalla famiglia e inviso»al padre Shabbar. La 18enne – come riportato dal Corriere della Sera – aveva già ordinato un abito per il matrimonio, direttamente in Pakistan.

Saman Abbas e il vestito da sposa comprato prima di sparire

Aveva trascorso una settimana a Roma col ragazzo, a partire dall’11 aprile, dopo aver lasciato il centro protetto nel quale era stata trasferita dai servizi sociali di Novellara per il no alle nozze imposte con un cugino materno di dieci anni più grande. Proprio durante il soggiorno nella Capitale — racconta Quarto Grado — il giovane le avrebbe chiesto di sposarlo e i due avrebbero rivelato le intenzioni anche ad alcuni amici stretti.

Saman Abbas, la foto del livido al volto inviata al fidanzato

Secondo la denuncia presentata dal fidanzato della 18enne, Irfan l’avrebbe picchiata dopo aver saputo che la cugina aveva ancora rapporti con lui. Sempre nella denuncia presentata dal ragazzo, è presente un numero di telefono che Saman lascia e che corrisponde proprio a quello di Irfan.

Il fidanzato afferma che il 26 aprile si erano presentati a casa di Saman Irfan e altri due cugini, i quali sarebbero rimasti con la famiglia di lei fino al 4 maggio. Tuttavia lo stesso Irfan, raggiunto dalle telecamere di Chi l’ha visto?, ha smentito ancora una volta il suo coinvolgimento con il caso di Saman. “Mollatemi, non sono stato io, non so perché ha fatto il mio nome né chi le abbia dato quel pugno in faccia”, ha ripetuto.

Indagate anche due zie della 18enne

Le ultime notizie sul caso di Saman Abbas indicano che ai cinque indagati per la scomparsa della giovane si sono aggiunte anche altre due persone: si tratta di altri due famigliari di Saman, due zie residenti fuori dall’Italia. Le due donne non sono accusate direttamente della scomparsa della 18enne ma di aver cercato di interferire con le indagini dei pm chiedendo con insistenza al fratello 16enne di Saman di tacere.

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