Cronaca

Saman Abbas, lo zio interrogato in carcere nega ogni coinvolgimento: “Mi hanno incastrato”

"Non c'entro niente con l'omicidio di Saman, mi hanno incastrato", così Danish Hasnain, lo zio di Saman Abbas ha risposto alle domande del gip

“Non c’entro niente con l’omicidio di Saman, mi hanno incastrato”, così Danish Hasnain, lo zio di Saman Abbas ha risposto alle domande del gip durante l’interrogatorio di garanzia tenutosi oggi a Reggio Emilia. Lo zio 34enne della 18enne pakistana scomparsa da Novellara, che deve rispondere dell’accusa di sequestro di persona oltre che di omicidio aggravato da parentela con la vittima, premeditazione e futili motivi, è stato interrogato dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Reggio Emilia Luca Ramponi, insieme con il pm Laura Galli e il maggiore Maurizio Pallante, comandante del nucleo investigativo dei carabinieri di Reggio Emilia.

Saman Abbas, lo zio interrogato in carcere nega ogni coinvolgimento

Ha risposto alle domande del gip, collegato attraverso un video, dal carcere di Reggio Emilia dove si trova dallo scorso 20 gennaio, giorno in cui è arrivato in Italia dalla Francia dopo l’ok all’estradizione. Secondo gli inquirenti che da quasi un anno indagano sulla scomparsa della 18enne pakistana, l’uomo sarebbe l’esecutore materiale del delitto, in concorso con due cugini e i genitori di Saman, il padre 45enne Shabbar Abbas e la madre 48enne Nazia Shaheen: tutti devono rispondere dell’accusa di omicidio. Hasnain è difeso dall’avvocato Lalla Gherpelli e nelle udienze a Parigi l’uomo ha sempre negato ogni responsabilità, mettendo anche in dubbio il presunto omicidio di Saman.

 

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