Santo del giorno

Santo del giorno 4 febbraio: oggi si venera San Rabano Mauro

Tutto quello che c'è da sapere sull'arcivescovo di Magonza, erudito carolingio e abate di Fulda

Oggi, 4 febbraio, il Santo del giorno è San Rabano Mauro. San Rabano Mauro Magnenzio, nato a Magonza nel 780/784 circa e morto a Magonza il 4 febbraio del 856, è stato un erudito carolingioabate di Fuldaarcivescovo di Magonza: è venerato come santo e la Chiesa cattolica ne celebra la memoria liturgica il 4 febbraio.

San Rabano Mauro oggi, il Santo del giorno

San Rabano nacque in una nobile famiglia franca. Ancora bambino fu affidato come puer oblatus al monastero benedettino di Fulda, in cui in seguito divenne monaco; poco dopo la sua consacrazione a diacono (intorno all’802) venne mandato dall‘abate Ratgero con il confratello Attone a Tours, presso Alcuino, per completare la propria istruzione.

Fu proprio Alcuino, come segno della stima che nutriva per il proprio allievo, ad attribuire a Rabano il soprannome Maurus, alludendo al discepolo prediletto di San Benedetto.

Dopo circa un anno Rabano rientrò a Fulda e fu incaricato di insegnare nella scuola dell’abbazia (sarebbero stati suoi allievi tra gli altri Valafrido Strabone, Rodolfo di FuldaLupo di FerrièresOtfrido di Weissenburg e Gotescalco d’Orbais); nell’814 fu ordinato prete e nell’822 succedette a Eigil nel ruolo di abate.

Sotto la guida di Rabano vennero incentivate l’attività dello scriptorium e l’efficienza della scuola di Fulda e conobbe un notevole ampliamento anche la biblioteca, che sarebbe diventata celebre per la ricchezza del suo patrimonio librario.

Gran parte dell’abbaziato di Rabano si svolse in un periodo di grande instabilità politica, e gli scontri tra i tre figli di Ludovico il Pio lo videro mantenersi fedele a Lotario, rappresentante dell’autorità costituita e dell’ideale dell’unità dell’Impero; anche a causa di queste implicazioni politiche, in seguito alla sconfitta di Lotario nella battaglia di Fontenoy-en-Puisaye (841) nell’842 Rabano depose la carica di abate e si ritirò a Petersberg (nei pressi di Fulda).

Lì si dedicò per alcuni anni esclusivamente alla meditazione e allo studio, fin quando nell’847, dopo essersi riconciliato con Ludovico il Germanico, venne da lui nominato arcivescovo di Magonza; come arcivescovo, Rabano svolse un’intensa attività pastorale, che incluse (negli anni 847, 848 e 852) la convocazione di tre sinodi.

Culto

San Rabano morì il 4 febbraio 856 e fu venerato come santo o beato a Magonza, Fulda, Limburgo e Breslavia; delle sue spoglie, deposte originariamente nel monastero di Sant’Albano presso Magonza, si sono perse le tracce dall’epoca della Riforma.

La recente edizione del Martirologio Romano lo registra al 4 febbraio come santo: “A Magonza nella Franconia in Germania, San Rabáno, detto Mauro, vescovo, che, da monaco di Fulda eletto alla sede di Magonza, prelato di provata dottrina, di ricca eloquenza e accetto a Dio, nulla trascurò di quanto potesse fare a gloria di Dio”.


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