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San Valentiniano: nascita, storia, commemorazione e liturgica di un volto importante del liber Confratrum

Tradizionalmente santo, è variamente appellato: Valerius, Valentinus, Valentinianus. Con quest’ultimo nome è riportato dalla lapide di Alfano I e nel breviario salernitano del 1443. La liturgia locale lo commemorava il 3 novembre.

San Valentiniano di Salerno, un volto importante della liturgia locale

San Valentiniano di Salerno visse tra il V e il VI secolo, di lui poco si conosce e la stessa forma del nome risulta essere incerta ai grandi studiosi. Tuttavia, il Crisci e il Campagna lo pongono al quarto posto della serie di vescovi da loro ricostruita, mentre altre liste lo inseriscono in sesta posizione.

Il liber Confratrum di San Matteo (sec. XI-XII) lo chiama Valerius; l’Ughelli, Valentinus; gli storici locali Valentinianus e ne assegnano la festa al 3 novembre. A Salerno la sua festa liturgica si celebra il 15 maggio.

I fedeli di Banzano devi a San Valentiniano

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Attesta il suo culto una chiesa in frazione Banzano di Montoro Superiore, forse anteriore al Mille, di cui si ha notizia certa per il 1143 e di cui era abate rettore nel 1309 un Giovanni de Surrento.

Vi sono molte persone in campania devote a San Valentiniano, nel 2016, infatti, 350 fedeli della comunità giubiliare di Banzano (AV) avevano affollato via Duomo e la Cattedrale accolte dall’Arcivescovo Monsignor Luigi Moretti, mentre gli atleti della fiaccola della pace – devoti a San Valentiniano – avevano portato da Salerno a Banzano la fiaccola dell’Arcivescovo davanti alla porta santa.

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