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Sanremo 2021, sul palco dovrebbe esserci l’infermiera simbolo della lotta al Covid

Sanremo 2021, sul palco dell'Ariston dovrebbe esserci anche l'infermiera simbolo della lotta al Covid, Alessia Bonari

Sanremo 2021, sul palco dell’Ariston dovrebbe esserci anche l’infermiera simbolo della lotta al Covid, Alessia Bonari. La foto della giovane con i segni della mascherina sul volto, fece il giro del mondo.

Sanremo, Amadeus vuole sul palco l’infermiera Alessia Bonari

Nel corso della conferenza stampa, Amadeus ha svelato gli ultimi dettagli del Festival di Sanremo 2021: “Io e Fiorello sappiamo che viviamo una situazione difficilissima, ma dobbiamo trovare un equilibrio tra il protocollo e lo show. A casa gli spettatori avranno il piacere di distrarsi e pensare a un momento di spensieratezza. Abbiamo il dovere di dare 5 serate di serenità”.

Amadeus ha fatto svelato che probabilmente ci sarà anche Alessia Bonari, l’infermiera divenuta simbolo della lotto al Covid durante la prima ondata. “Speriamo che possa e voglia essere con noi, perché mi piacerebbe che raccontasse la sua storia”.

La storia

Era diventato virale, lo scorso mese di marzo, il post su Instagram di un’infermiera che lavora in una struttura del milanese, che aveva pubblicato una foto in cui si vedevano i lividi dovuti alla maschera protettiva. Così l’Italia aveva conosciuto Alessia Bonari, come tanti medici ed infermieri, sottoposta a turni massacranti a causa dell’emergenza coronavirus.

Il post di Alessia Bonari

Pubblicata su Instagram, la foto ritraeva l’infermiera con i lividi dovuti all’uso intensivo della mascherina o degli occhiali protettivi che tutti gli operatori devono indossare durante i turni di lavoro. Ma erano state le sue parole, a corredo della foto, a colpire tanti utenti. “Sono un’infermiera e in questo momento mi trovo ad affrontare questa emergenza sanitaria.

Ho paura anche io, ma non di andare a fare la spesa, ho paura di andare a lavoro. Ho paura perché la mascherina potrebbe non aderire bene al viso o potrei essermi toccata accidentalmente con i guanti sporchi, o magari le lenti non mi coprono del tutto gli occhi e qualcosa potrebbe essere passato”, aveva scritto l’infermiera.

La realtà degli operatori sanitari

Poi, le parole di Alessia Bonari, raccontavano della realtà che vivevano gli operatori in quel momento: “Sono stanca fisicamente perché i dispositivi di protezione fanno male, il camice fa sudare e una volta vestita non posso più andare in bagno o bere per sei ore.

Sono stanca psicologicamente, e come me lo sono tutti i miei colleghi che da settimane si trovano nella mia stessa condizione, ma questo non ci impedirà di svolgere il nostro lavoro come abbiamo sempre fatto.

Continuerò a curare e prendermi cura dei miei pazienti, perché sono fiera e innamorata del mio lavoro”, erano state le sue parole.

L’appello ai giovani

Il lungo post, poi, si concludeva con un accorato appello, specie ai più giovani: “Quello che chiedo a chiunque stia leggendo questo post è di non vanificare lo sforzo che stiamo facendo, di essere altruisti, di stare in casa e così proteggere chi è più fragile.

Noi giovani non siamo immuni al coronavirus, anche noi ci possiamo ammalare, o peggio ancora possiamo far ammalare.

Non mi posso permettere il lusso di tornarmene a casa mia in quarantena, devo andare a lavoro e fare la mia parte. Voi fate la vostra, ve lo chiedo per favore”.

L’infermiera crollata per la fatica sulla scrivania

Aveva colpito molti anche la foto dell’infermiera di Cremona, Elena Pagliarini, crollata dalla fatica sulla scrivania del suo ufficio, in ospedale. Lo stesso sentimento che ha suscitato lo scatto e l’appello di Alessia Bonari.


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