Tv e Spettacoli

Sanremo 2025 a rischio? L’industria discografica attacca: “Teatro Ariston e città inadeguati”

Sembra che il Festival di Sanremo 2025 sia a rischio, infatti l‘industria discografica attacca dicendo che la città e il Teatro Ariston sarebbero inadeguati. Precisamente a parlarne è il CEO della FIMI Enzo Mazza. Ecco quindi le sue parole.

Sanremo 2025 a rischio: l’industria discografica FIMI attacca

Torna a galla un’inchiesta lanciata da Il Foglio dove Enzo Mazza, CEO della Fimi, ha detto la sua a proposito della città di Sanremo. Il capo della Federazione dell’industria Musicale Italiana, supportato da Mario Limongelli, che rappresenta le case discografiche indipendenti e da Caterina Caselli, non sembra avere dubbi su Sanremo. Questo perché, secondo un pensiero diffuso, la Città dei fiori starebbe “stretta” a una manifestazione di tale spessore. Secondo Enzo Mazza infatti si dovrebbe investire di più nella città di Sanremo per quel che riguarda le infrastrutture, i collegamenti, le strade, le aree pedonali.

Da qui la stoccata: “Se John Travolta e Russell Crowe hanno voluto dormire a Nizza, pur di non stare a Sanremo, un motivo ci sarà“. Non è la prima volta, però, che emerge questo problema intorno al Festival di Sanremo e oggi, nel 2024, se ne torna a parlare con insistenza, nonostante la Confcommercio della città e l’associazione di imprese della città sostengono il contrari.

È una città che probabilmente pensa di poter vivere di rendita. Ma senza investimenti diventa sempre più fosforescente la distanza tra la modernità di un Festival di grande successo e l’obsolescenza di una città che non vuole crescere.

Stando al capo della FIMI la Rai si sarebbe modernizzata così come i discografici. Ma a non fare passi avanti sarebbe proprio la città di Sanremo. Da qui ha elencato una serie di problematiche da risolvere. Una su tutte? La stazione ferroviaria. “La cosa più moderna è quell’assurda stazione ferroviaria scavata nella roccia. Per raggiungere i due binari devi fare quattrocento metri e prendere due ascensori. Manco a New York. Sarà costata miliardi”, ha detto. Ci sarà davvero uno spostamento del Festival di Sanremo? A oggi sembra essere poco realistica questa ipotesi. Anche perché lo scorso novembre il comune ha rinnovato, a rialzo, la concessione con la Rai per altri due anni.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio