Almanacco

Il 13 Novembre è il compleanno di Sant’Agostino: filosofo, vescovo e teologo romano di origine nordafricana

Aurelio Agostino d'Ippona (conosciuto come Sant'Agostino) è Padre, dottore e santo della Chiesa cattolica, detto anche Doctor Gratiae "Dottore della Grazia"

Sant’Agostino d’Ippona (al secolo Agostino Aurelio in latino Aurelius Augustinus detto anche Doctor Gratiae) è stato un vescovo, filosofo, teologo, oratore, scrittore, padre e dottore della Chiesa latino. Dopo un travagliato percorso interiore e intellettuale di ricerca della verità, diventato fermo difensore dell’ortodossia cattolica contro varie religioni ed eresie dell’epoca, con la sua riflessione ha segnato un punto fondamentale per la successiva Tradizione cristiana.

13 novembre 354: nasce Sant’Agostino, il “Dottore della Grazia”

Aurelio Agostino d’Ippona nacque a Tagaste (nella odierna Algeria all’epoca provincia Romana) il 13 novembre 354. Conosciuto come sant’Agostino, è Padre, dottore e santo della Chiesa cattolica, detto anche Doctor Gratiae “Dottore della Grazia”.


Sant'Agostino-d'Ippona


La madre si chiamava Monica e dal padre Patrizio. La vita di ricerca spirituale di Sant’Agostino è ancora oggi un punto di riferimento stabile per milioni di persone.

La lunga e tormentata ricerca interiore

La sua lunga e tormentata evoluzione interiore comincia con la lettura dell’Ortensio di Cicerone che lo entusiasma per sapienza ed acutezza ma ne guida i pensieri verso tendenze razionaliste e naturaliste. Poco dopo, lette senza frutto le Sacre Scritture, rimane affascinato dall’antagonismo dei manichei tra i due principi opposti e coeterni: Bene-Luce-Spirito-Dio da una parte e MaleTenebreMateriaSatana dall’altra.


Sant'Agostino-d'Ippona


Accortosi attraverso l’appassionato studio delle arti liberali dell’inconsistenza della religione di Mani (da cui appunto deriva il termine “manicheo”), soprattutto dopo il deludente incontro con il vescovo manicheo Fausto, definito in seguito nelle “Confessioni” (il suo capolavoro spirituale, narrazione dei suoi errori di giovinezza e della sua conversione), “gran lacciuolo del diavolo”, non torna alla Chiesa cattolica ma si avvicina alla tentazione scettica dei filosofi “accademici” e si tuffa nella lettura dei platonici.

Breve parentesi a Milano

Sempre come maestro di retorica, Agostino lascia Roma alla volta di Milano dove l’incontro con il vescovo Ambrogio è fondamentale per la sua conversione riuscendo a interpretare “spiritaliter” la Scrittura e a renderla intelligibile.


Sant'Agostino-d'Ippona
Sant’Agostino riceve il battesimo da Sant’Ambrogio.

Nella notte tra il 24 e il 25 aprile 386, vigilia di Pasqua, Agostino viene battezzato dal vescovo insieme al figlio Adeodato avuto a diciassette anni. Decide di tornare in Africa ma ad Ostia muore la madre: decide pertanto di tornare a Roma dove rimane fino al 388 continuando a scrivere.

Ritiro e morte

Si ritira a Tagaste, in Africa, conducendo un programma di vita ascetica e, ordinato sacerdote, a Ippona ottiene di fondare un monastero. Dopo un’intensissima attività episcopale, Agostino muore il 28 agosto del 430.


Sant'Agostino-d'Ippona


Grazia e peccato

Il pensiero di Sant’Agostino riguarda il problema del peccato e della Grazia come unico mezzo di salvezza Sostenne contro il manicheismo, la libertà dell’uomo, il carattere personale della responsabilità etica e la negatività del male.


Sant_Agostino


Sviluppò dal punto di vista filosofico il tema dell’interiorità, in particolare sostenendo che è nell’intimità della propria coscienza che si scopre Dio e si ritrova la certezza che fa superare il dubbio scettico.

Fra le sue opere fondamentali va anche ricordato lo splendido “La città di Dio”, quadro della lotta tra il cristianesimo e il paganesimo traslata nella lotta tra la città divina e la città terrena.

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