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Santo del giorno 26 novembre: oggi si venera San Corrado di Costanza

San Corrado di Costanza: vita, viaggi e carriera ecclesiastica del vescovo

Oggi, 26 novembre, si venera San Corrado di CostanzaSan Corrado di CostanzaCorrado di Altdorf, nato verso il 900 e morto il 26 novembre 975, nobile della famiglia dei Welfen, fu vescovo di Costanza dal 935 alla morte; è venerato come Santo dalla Chiesa cattolica.

San Corrado di Costanza, il vescovo della Chiesa imperiale ottoniana

Ricevette la sua formazione religiosa a Costanza nel Capitolo del Duomo. Entrò quindi nella comunità dei canonici e nel 934 venne scelto, grazie anche all’influenza augustina, dal suo ex collega Ulrico, vescovo di Augusta (e futuro Santo) come vescovo di Costanza.

Come vescovo e quindi parte della Chiesa imperiale ottoniana, troviamo Corrado in rapporti per lo meno sporadici con il regno di Ottone I il Grande. Così Corrado, nell’inverno 961/962, prese parte al viaggio a Roma per l’incoronazione dell’imperatore.

I grandi viaggi

Corrado compì altri viaggi a Roma e a Gerusalemme, ove fu pellegrino per tre volte. Questi viaggi servirono fra l’altro alla raccolta di reliquie. Le culture romana ed ebraica definirono il programma di costruzioni religiose, che il vescovo fece eseguire nella sua città, la cui fondazione egli considerava risalente ai tempi dei romani. Come modello per le nuove chiese egli prese le Basiliche Patriarcali di Roma:

  • all’ingresso della città egli fece erigere una basilica dedicata a san Paolo, com’è per Roma la Basilica di San Paolo fuori le mura
  • nelle immediate vicinanze della sede episcopale creò la chiesa di San Giovanni, corrispondente alla romana Basilica di San Giovanni in Laterano
  • subito fuori città fece restaurare la chiesa di san Lorenzo (oggi non più esistente)

Sotto l’impressione dei suoi viaggi a Gerusalemme, in particolare dopo il secondo, fece costruire la Cappella detta Mauritius Rotunde, sul modello della Basilica del Santo Sepolcro, dedicata a San Maurizio, patrono dell’impero.

Per questa cappella, direttamente adiacente al coro della cattedrale, egli istituì una comunità di dodici canonici, che era la terza dopo quella del Duomo di Costanza e quella eretta dal suo predecessore Salomone III presso la chiesa di Santo Stefano, che però ebbe vita breve.

La morte

L’imperatore Ottone I ringraziò Corrado in un atto del 21 febbraio 962, pochi giorni dopo la sua incoronazione ad imperatore, con una donazione al vescovo e alla sua chiesa per la salvezza dell’anima del sovrano e anche di quella del vescovo.

Nell’agosto del 972, in occasione della celebrazione di san Pelagio, patrono della città (28 agosto), Ottone fece visita a Corrado e alla città di Costanza. Alla sua morte, la salma fu seppellita nella cappella detta Mauritius Rotunde.


San Corrado di Costanza


 

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