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Santo del giorno 5 maggio: oggi si venera Sant’Angelo da Gerusalemme

Sant'Angelo apparteneva a una famiglia di ebrei convertiti al cristianesimo. Alla morte dei genitori, insieme a suo fratello Giovanni, entrarono nel convento del Monte Carmelo

Santo del giorno 5 maggio, Angelo da Gerusalemme (Gerusalemme, 2 marzo 1185 – Licata, 5 maggio 1225) è stato un religioso carmelitano che morì martire. Sant’Angelo apparteneva a una famiglia di ebrei convertiti al cristianesimo.

Sant’Angelo da Gerusalemme oggi, il Santo del giorno

Alla morte dei genitori i gemelli Giovanni ed Angelo entrarono nel convento del Monte Carmelo, che ospitava una comunità religiosa dagli albori del cristianesimo, l’Ordine della Beata Vergine del Monte Carmelo. Questo ordine proprio in quegli anni scelse una nuova regola, che venne composta da Alberto di Gerusalemme.

Attorno al 1214 e che trasformava la vita dell’ordine da contemplativa in mendicante, cambiamento in sintonia con quanto avveniva nel resto della Chiesa cattolica. Infatti, in quegli anni, si andavano affermando i due grandi ordini religiosi: i Francescani e i Domenicani. Sant’Angelo venne ordinato sacerdote nel convento del Carmelo; aveva 25 anni.

Nel 1218 venne incaricato di recarsi a Roma, per sottoporre la nuova regola a Papa Onorio III per l’approvazione, che fu da questi concessa nel 1226. Dopo una breve permanenza a Roma, dove svolse attività di predicatore, venne inviato in Sicilia per combattere l’eresia catara.


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La morte

La morte avvenne in circostanze drammatiche: dopo aver convinto la convivente di un nobile locale Berengario, ad abbandonarlo, in quanto legata a lui da vincoli di parentela, venne assalito dal nobile nella chiesa dei Santi Filippo e Giacomo a Licata e colpito a morte con una spada.

Angelo morì pochi giorni dopo, chiedendo che l’aggressore fosse perdonato. Venne sepolto nella stessa chiesa dove venne assalito.

Le reliquie vennero traslate nel 1656 nella nuova chiesa a lui dedicata: l’edificio venne eretto dagli abitanti della città come ringraziamento per la scampata epidemia di peste, che aveva colpito il Vicereame di Napoli nel 1656.

L’approvazione del culto venne concessa da Papa Pio II e la Chiesa cattolica lo festeggia il giorno della sua morte, il 5 maggio. Il santo è patrono di Licata e Sant’Angelo Muxaro ed è molto venerato in tutta la Sicilia.


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