Cronaca

Sciopero nazionale dei tassisti per 24 ore

L'adesione è stata totale, i conducenti chiedono aiuti al Governo "Non abbiamo soldi neanche per il carburante"

Per la giornata di oggi, 6 novembre, i conducenti di taxi incrociano le braccia per protestare contro il Governo: i tassisti chiedono aiuti per supportare una categoria che non si è farmata neanche un solo giorno, nonostante la pandemia. Lo sciopero durerà fino alle 22.

Sciopero nazionale dai taxi oggi 6 novembre

Sciopero nazionale del taxi per 24 ore: alla protesta aderiscono Ugl taxi, Federtaxi Cisal, Tam, Satam, Claai, Unimpresa, Usb taxi, Uritaxi, Uti, Or.S.A taxi, Ati Taxi e Associazione Tutela Legale Taxi.

Le ragioni della protesta

“Siamo costretti a fermarci perché non abbiamo neanche più i soldi per il carburante – spiega Alessandro Genovese, responsabile Ugl taxi – Abbiamo trasportato per mesi medici e pazienti, abbiamo adeguato le nostre auto con paratie per il Covid, ci siamo comprati mascherine, guanti e gel a spese nostre dandole spesso anche agli utenti sprovvisti, ma ad oggi gli aiuti che ci sono arrivati sono davvero minimi. E in più lo Stato continua a chiederci le tasse. Così non si può andare avanti”.

Cosa chiedono i tassisti?

Come avvenuto per altri comparti, chiedono che vengano stanziati fondi da utilizzare per erogare dei voucher taxi, da far utilizzare a particolari fasce d’utenza come disabili, malati cronici, anziani, studenti e personale medico infermieristico, per facilitarne in sicurezza gli spostamenti. Per alcune categorie è già possibile richiedere il rimborso del 50% della corsa.

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