Cronaca

Scomparsa di Saman Abbas, a che punto sono le indagini? | Le piste e le ultime notizie

Scomparsa della 18enne pakistana Saman Abbas, a che punto sono le indagini? Le piste e le ultime notizie

A che punto sono le indagini relative alla scomparsa di Saman Abbas, la ragazza di 18 anni di origini pakistane sparita nel nulla dopo il no alle nozze forzate? ? La sua scomparsa è avvolta da un grande velo di mistero e riguarda presumibilmente dei contrasti in merito a nozze combinate con un cugino alla lontana del quale la ragazza non voleva in alcun modo saperne.

Scomparsa di Saman Abbas, a che punto sono le indagini

Circa la sparizione della 18enne Saman Abbas, spunta un’inedita e terribile novità giudiziaria dal secondo video visionato dai carabinieri del Reparto operativo diretto da Stefano Bove.

Riguarda lo zainetto che portava la giovane, accompagnata -lungo un viottolo sterrato in campagna – alla morte dai genitori che l’hanno lasciata per indirizzarla, forse con una scusa rassicurante, verso lo zio Danish Hasnain, 33 anni, l’uomo che materialmente l’avrebbe uccisa. E che l’attendeva al termine della stradina che costeggia una fila di serre. Tutto succede, ricordiamolo, nella notte tardi tra il 30 aprile e il 1° maggio. Secondo Sky TG24, che ha dato l’anteprima, la ragazza esce di casa assieme ai genitori. Indossa un vestito islamico e ha uno zainetto sulle spalle.

Quando i genitori rientrano, 10 minuti dopo, la giovane non c’è più. Non compare con loro. Più tardi il padre Shabbar esce nuovamente di casa, ma stavolta è da solo. E quando ritorna, inquadrato nuovamente da una delle quattro telecamere di sorveglianza poste tra cortili, casolari e fienili dell’azienda agricola per cui lavora, ha con sé lo zainetto della figlia. Che a quel punto sarebbe stata già uccisa. Ma vediamo di seguito tutte le tappe giudiziarie della sconvolgente vicenda.

Le ricerche

È doppia la ricerca degli investigatori che stanno lavorando al caso della sparizione di Saman Abbas, la 18enne pakistana scomparsa nel nulla ormai da oltre un mese dalla casa di famiglia, a Novellara.

C’è la ricerca nei campi attorno all’abitazione, tra Novellara, Campagnola e Reggiolo, ma anche quella degli indagati che ancora sono irreperibili: i genitori della ragazza, un cugino e lo zio, quest’ultimo ritenuto l’esecutore materiale del presunto delitto. Lo stesso zio che, il 9 maggio scorso, era riuscito a sfuggire alla cattura delle forze dell’ordine, al confine tra Liguria e Francia, verso dove tentava di dirigersi con il nipote minorenne, questo invece fermato nei pressi della frontiera.

Intanto, si continua a indagare nei campi delle Valli attorno alla casa. Proseguono i sondaggi del terreno con carotaggi in vista di un nuovo intervento delle unità cinofile dei carabinieri. E nei prossimi giorni è atteso l’utilizzo di un drone e di un elettromagnetometro, per una più approfondita scansione dall’alto del sottosuolo, sperando stavolta di poter superare le difficoltà incontrate con l’impiego degli altri strumenti a causa della composizione chimica del terreno.

Finora gli unici due indagati a disposizione delle autorità non hanno fornito indicazioni basilari per ritrovare Saman: il fratello riferisce dell’omicidio, ma non avrebbe assistito alle fasi del fatto di sangue, mentre il cugino respinge ogni addebito e dice di non c’entrare nulla con quell’episodio.

Sono sempre al vaglio degli inquirenti le immagini delle telecamere, in particolare quelle della sera del 30 aprile, quando si vede Saman uscire di casa con uno zainetto, insieme ai genitori, i quali rientrano poco dopo tenendo lo zainetto, ma senza più la figlia.

La stessa che era stata messa in guardia dai servizi sociali territoriali del rischio che correva nel tornare in famiglia, tanto che dopo la sua ennesima partenza dalla struttura protetta bolognese che l’aveva ospitata negli ultimi mesi, era stata cercata un’altra comunità in cui poter essere accolta.

Ma lei, forse, intendeva partire, libera, con il giovane connazionale con cui aveva avviato una relazione sentimentale. Scelta, questa, che avrebbe scatenato l’ira dei familiari, tanto da arrivare all’idea di quell’omicidio che viene ipotizzato in modo sempre più concreto dalla magistratura.

Chi è Saman Abbas: il video sospetto

Saman Abbas è una ragazza di 18 anni originaria del Pakistan con occhi e capelli neri e residente a Novellara, in Italia (provincia di Reggio Emilia). La 18enne è scomparsa un mese fa circa e la notizia è stata confermata e poi resa nota grazie a un video di sorveglianza nei pressi della casa della ragazza.

Il video riprende chiaramente tre persone aggirarsi con due pale, un secchio, un sacchetto di colore azzurro, un piede di porco da scassinatore e altri arnesi da lavoro. I tre uomini ripresi dalla videocamera si avviano verso i campi e poi ritornano all’abitazione.

Chi è Saman Abbas: l’episodio dei militari

Durante il mese di maggio 2021, i militari dell’Arma dovevano notificare un atto alla giovane adolescente e in quell’occasione avevano notato non solo lo stato di improvviso abbandono dell’abitazione da parte dei componenti familiari, ma anche la bicicletta che di lei padre utilizzava quotidianamente appoggiata per diversi giorni al muro della casa senza essere mai usata.

Le indagini sono ancora in corso e non si escludono ipotesi: si parla di sequestro di persona, ma anche di omicidio o, al contrario, di allontanamento volontario della ragazza per scappare a una situazione impossibile da sopportare.

Saman Abbas: la storia del matrimonio obbligato da minorenne

Saman aveva denunciato i suoi genitori a gennaio di quest’anno con l’accusa di costrizione o induzione al matrimonio.

Proprio a partire da questa vicenda, le prime domande delle indagini si erano rivolte al motivo della sparizione della ragazza. Si era pensata, tra le varie possibilità, l’ipotesi che Saman Abbas si fosse allontanata volontariamente dalla famiglia, sparendo per evitare un matrimonio indesiderato.

Il matrimonio era infatti stato già fissato dai familiari e tutto era stato già previsto contro il volere della ragazza. In Italia, il matrimonio obbligato con la forza è un reato. Durante il 2020, la ragazza pakistana, che era ancora minorenne, già era da allora destinata dalla famiglia all’impegno con nozze combinate.

Proprio da minorenne, Saman Abbas si era rivolta quindi ai servizi sociali, ma dopo qualche tempo, il rapporto con la famiglia si era risolto e tutto era tornato alla “normalità”.

Saman e il periodo in comunità

La ragazza pakistana, avendo denunciato i genitori per la forzatura sul matrimonio con il cugino da loro scelto, era dapprima fuggita in Belgio e poi era stata ospitata in una comunità. Il matrimonio sarebbe stato, infatti, fissato per lo scorso dicembre, con totale ed estremo rifiuto della ragazza che non si presentò.

Che fine ha fatto Saman Abbas

Il sindaco di Novellara, Elena Carletti, ha espresso solidarietà alla giovane che si era rivolta ai servizi sociali proprio nella città di residenza e si è espressa come pronta a sostenerla qualora Saman fosse sparita volontariamente e voglia ritornare.

Non si sa, comunque, se Saman sia tornata in Pakistan o se le sia accaduto qualcosa mentre era in Italia. Tantomeno si sa ancora perché i genitori abbiano deciso di tornare improvvisamente in Pakistan e se vi sono tornati a tutti gli effetti. Al momento si indaga anche per omicidio e non si esclude nessuna pista.

Arrestato un cugino in Francia

Ikram Ijaz, cugino di Saman Abbas, la ragazza reggiana di origine pakistana scomparsa dopo che si era opposta alle nozze combinate, è stato arrestato a Nimes, dalla polizia francese, dopo che era stato identificato e che su di lui era stato spiccato un mandato di arresto europeo. E’ stato fermato mentre, a bordo di un autobus, stava cercando di raggiungere la Francia.

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