Cronaca

Scuola: Lorenzin “con variante inglese del Covid necessario screening settimanale”

"È indispensabile che il Cts e l'Iss diano indicazioni chiare sui test diagnostici nel tempo più breve possibile" afferma la Lorenzin

L’ex ministra della Salute ed attuale parlamentare Pd, Beatrice Lorenzin ha parlato della necessità di un’adeguamento delle modalità di screening e dei kit diagnostici per il Covid-19 in vista della riapertura delle scuole e in relazione alla variante inglese. “È indispensabile che il Cts e l’Iss diano indicazioni chiare sui test diagnostici nel tempo più breve possibile in modo che sia garantito uno screening corretto“.

Lorenzin: “variante inglese più contagiosa tra bambini e ragazzi”

Essendo molto contagiosa tra bambini e ragazzi, che poi a loro volta trasmettono il virus agli adulti, sarà necessario individuare dei sistemi di screening periodico, almeno una volta a settimana, a cui sottoporre gli studenti fino a quando tutti saranno vaccinati” ha detto la Lorenzin all’Adnkronos.

C’è un’intera filiera produttiva che deve adeguarsi alla trasformazione – spiega la Lorenzin – Dal sospetto si muove la ricerca. E infatti già oggi dei limiti dei test antigenici rispetto alla variante inglese ne parla un infettivologo de La Sapienza. Ma per arrivare alla parte amministrativa c’è un tempo di caduta e, per quanto già senz’altro ci saranno aziende che si stanno ristrutturando sulla produzione indipendentemente dall’adeguamento delle linee guida e delle pubblicazioni sulle riviste scientifiche, auspichiamo che sia il Comitato tecnico scientifico che l’Istituto superiore della sanità si pronuncino in modo chiaro e corretto nel più breve tempo possibile per garantire uno screening diagnostico corretto“.

La riapertura delle scuole il 7 gennaio

Un quadro su cui in vista della riapertura delle scuole il prossimo 7 gennaio l’ex ministra della Salute evidenzia: “Sono due i temi: Siamo andati in vacanza con un indice Rt alto e il rimescolamento delle vacanze ha reso la ripartenza complicata. Nello scenario è anche arrivata la variante inglese, che non ci aiuta.”

“Ciò che va fatto adesso è accompagnare la riapertura delle scuole ad una maggiore attività di screening del personale scolastico e degli studenti e ad una intensa attività di prevenzione dei comportamenti dentro e fuori gli edifici scolastici. Mi affido alla valutazione del Cts e del ministro. Le scuola vanno riaperte prima o poi ma – conclude – avendo imparato la lezione facciamolo con tutti i crismi“.


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