Cronaca

Scuola, vaccino obbligatorio per studenti e professori: l’ipotesi per il rientro a settembre

Vaccino obbligatorio per studenti e professori per il rientro a scuola a settembre: si fa spazio l'ipotesi dell'obbligo della vaccinazione

Vaccino obbligatorio per studenti e professori per il rientro a scuola a settembre: si fa spazio l’ipotesi dell’obbligo della vaccinazione per garantire un rientro in aula più sicuro. Il problema principale sono i 200mila addetti del personale scolastico ancora non vaccinati, oltre agli studenti spesso in attesa di una dose.

Scuola, ipotesi vaccino obbligatorio per studenti e professori

Il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi sottolinea che “non c’è l’obbligo di sottoporsi alla somministrazione. Ricordo però che la Costituzione riconosce i diritti individuali ma anche la necessità e il dovere della solidarietà. Siamo in grado di vaccinare tutto il Paese entro settembre, chi non lo vuole fare deve esprimerlo di fronte al Paese, ma si deve porre anche il problema della comunità, perché il Paese non riparte se non c’è il senso di responsabilità collettiva che è il cuore stesso della scuola”.

Sulla riapertura della scuola interviene anche il sottosegretario all’Istruzione, Rossano Sasso: “Limitarsi a dire che l’avvio dell’anno scolastico sarà con mascherine e distanziamento, quindi esattamente come nel 2020, non è sufficiente. Ci sono altre questioni fondamentali che possono incidere a fondo su come si tornerà in classe e su cui chiediamo chiarezza alle autorità sanitarie e al Comitato Tecnico Scientifico: ad esempio il tema del monitoraggio e del tracciamento del virus. I tamponi salivari, ideali soprattutto per i più piccoli data la loro scarsa invasività, sono stati autorizzati dopo una lunga fase di attesa, ma poi si è lasciato che le amministrazioni locali procedessero in ordine sparso senza indicazioni precise”.

Vaccinati a scuola e non vaccinati a casa, la proposta

“Bisogna necessariamente completare la vaccinazione del personale della scuola e c’è da definire uno dei nodi più delicati in assoluto, quello dei trasporti”, spiega Sasso. Sulla questione vaccino obbligatorio si era espresso negli scorsi giorni anche Raffaele Donini, assessore alla Sanità in Emilia-Romagna, ipotizzando una soluzione alternativa: “Quarantene e dad per gli allievi non vaccinati”. In realtà, spiegava Donini, l’ipotesi era da considerare solamente in caso di “focolai nelle scuole”, con i non vaccinati che restano a casa.

L’ex coordinatore del Cts, Agostino Miozzo ha ricordato: “Il 15% del personale scolastico, oltre 200mila persone, non ha ricevuto nemmeno una dose. Io sarei per un obbligo generalizzato”. Obbligo ora “non applicabile”, né per i docenti né per gli studenti, per cui è ancora “presto”, ma “da qui a fine anno si potrà iniziare a ragionare su questa ipotesi, visto che ci sono già diverse vaccinazioni obbligatorie per la frequenza scolastica”.


Il sito del Ministero della Salute

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