Cronaca

Segregata e stuprata per 49 giorni: cadono le accuse, assolto

Docente indagato per violenza sessuale in un liceo
Immagine di repertorio
Docente indagato per violenza sessuale in un liceo

Era accusato di violenza sessuale aggravata dall’uso di sostanze stupefacenti, sequestro di persona e lesioni personali. L’imputato, Luigi Morlè, 34enne  si era sempre detto innocente. Anche questa mattina, quando ha ascoltato la sentenza di assoluzione emessa dal tribunale, assistito dal suo legale, Egidio Caredda.

Segregata e stuprata per 49 giorni, cadono le accuse

Era accusato di violenza sessuale aggravata dall’uso di sostanze stupefacenti, sequestro di persona e lesioni personali. Reati molto gravi che questa mattina il collegio del Tribunale di Tempio Pausania, presieduto dal giudice Marco Contu, ha di fatto confutato, scagionando in primo grado Luigi Morlè, 34enne di Golfo Aranci. A denunciare l’uomo era stata una 37enne di Cagliari, che aveva informato i carabinieri del capoluogo sardo di essere stata rinchiusa in casa e abusata ripetutamente dall’imputato. I presunti eventi si sarebbero svolti nella primavera del 2018, quando la presunta vittima era giunta a Golfo Aranci, presso l’abitazione di Morlè, attirata da un’offerta di lavoro.

Per 49 giorni avrebbe subito abusi, venendo rinchiusa in casa, drogata con sonniferi mescolati alle bevande e costretta a rapporti sessuali. Questo incubo, stando sempre al racconto della donna di 37 anni, si è concluso grazie all’intervento del suo ex compagno, che l’ha riportata a Cagliari. Qui, la donna ha sporto denuncia presso i carabinieri. Luigi Morlè ha sempre mantenuto la sua innocenza, anche questa mattina, quando ha ascoltato la sentenza di assoluzione emessa dal tribunale, assistito dal suo legale, Egidio Caredda.

La versione fornita dalla presunta vittima non ha convinto neanche il pubblico ministero Milena Aucone, il quale ha dunque chiesto l’assoluzione per l’imputato. D’altra parte, la parte civile, rappresentata dall’avvocato Diego Mastromarino, ha insistito per una condanna.

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