CronacaGuerra

Sindaco di Mariupol: nei bombardamenti russi sono morti piĆ¹ di 10 mila civili

I cadaveri delle vittime ā€œricoprono a tappeto le strade della nostra cittĆ ā€: sono le parole di Vadym Boychenko

Il sindaco di Mariupol Vadym Boychenko, in un’intervista all’Associated Press, ha affermato: Sarebbero oltre 10 mila i civili morti a Mariupol, da oltre un mese sotto l’assedio russo. I cadaveri delle vittime, ha detto, “ricoprono a tappeto le strade della nostra cittĆ ” e il bilancio potrebbe essere ben piĆ¹ grave, fino a 20 mila morti. Sempre secondo il sindaco i militari russi avrebbero portato dei crematori mobili in cittĆ  per far sparire i corpi, senza lasciare entrare, al tempo stesso, i convogli umanitari. Un tentativo, insomma, di nascondere i massacri commessi.

I civili morti di Mariupol potrebbero essere anche 20 mila

Dopo la dichiarazione dei leader separatisti filo-russi di Donetsk, che avevano affermato di aver preso il controllo totale del porto della cittĆ , il vicesindaco Serhiy Orlov ha assicurato alla Bbc che le forze ucraine stanno resistendo e che “la battagli per Mariupol continua”. Un fatto ribadito anche dal comandante delle forze ucraine, Valery Zaluzhny: “Sottolineo che lo svolgimento delle operazioni di difesa non ĆØ un argomento di discussione pubblica. Stiamo facendo il possibile e l’impossibile per vincere e salvare la vita del personale e dei civili“.

Le organizzazioni internazionali

Intanto diversi organismi internazionali continuano a chiedere indagini sui crimini di guerra e sulle violenze contro i civili. La direttrice dell’agenzia Onu “UN Women“, Sima Bahous, ha detto: “Questa guerra deve finire ora. Sentiamo sempre piĆ¹ parlare di stupri e violenze sessuali, accuse che devono essere indagate in modo indipendente per garantire giustizia e responsabilitĆ “. “ƈ ora di porre fine a questa guerra, i bambini ucraini non possono permettersi di aspettare“. Manuel Fontaine, direttore dei programmi di emergenza dell’Unicef, ha invece ribadito: “e i 3,2 milioni di bambini che si stima siano rimasti nelle loro case quasi la metĆ  potrebbe essere a rischio di non avere abbastanza cibo. La situazione ĆØ ancora peggiore in cittĆ  come Mariupol e Kherson, dove i bambini e le loro famiglie sono ormai da settimane senza acqua corrente e servizi igienici, una fornitura regolare di cibo e cure mediche“.

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