Cronaca

Siria, lanciato un razzo su Idlib: 9 morti, tra cui 5 bambini

Siria, lanciato un razzo su Idlib: 9 morti, tra cui 5 bambini. Centrata una strada del centro cittadino e provocati numerosi danni alle opere.

Razzo in Siria: 9 morti, vittime anche i bambini

Nove civili, di cui cinque bambini, sono morti a Idlib, martoriato capoluogo della regione nord-occidentale siriana al centro del conflitto tra Turchia e governo siriano, appoggiato dalla Russia. Lo riferisce l’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, secondo cui un razzo sparato dall’aviazione di Damasco ha centrato una strada nel centro cittadino, aprendo un cratere nell’asfalto e colpendo con schegge e detriti i palazzi che si affacciano sulla via.

Nel frattempo la Turchia annuncia di aver abbattuto un caccia siriano e di aver neutralizzato 327 soldati di Damasco.

Ankara non è “nella posizione di fermare” i migranti che vogliono recarsi in Europa. Lo ha detto il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu in una conferenza stampa con l’omologo britannico Dominic Raab, invitando “le istituzioni Ue a rispettare i valori umanitari comuni”, accogliendo i migranti. Dal canto suo, Raab ha assicurato il suo sostegno alla Turchia come alleato Nato “per arrivare a un nuovo cessate il fuoco a Idlib” in Siria.

“Un attacco della Turchia contro l’Europa”. Così il cancelliere austriaco Sebastian Kurz commenta la decisione di Ankara di lasciar passare i migranti verso l’Ue come ritorsione, denuncia Erdogan, per il mancato appoggio ai turchi in Siria.

Sono intanti 130.469 i migranti che si sono diretti dalle zone interne della Turchia verso il confine con la Grecia per cercare di entrare nell’Ue, dopo che Ankara ha annunciato che non intende più fermarli. Lo scrive su Twitter il ministro dell’Interno turco, Suleyman Soylu. La cifra è dieci volte superiore a quella riferita dalle autorità di Atene e dalle ong internazionali.

E mentre l’alto rappresentante Ue Borrell è ad Ankara per incontri ad alto livello, il presidente turco Erdogan se la prende con Bruxelles: ‘Abbiamo già speso 40 miliardi, dove sono i sei miliardi promessi per le Ong?’, dice.

Sono 130.469 i migranti che fino a stamani si sono diretti dalle zone interne della Turchia verso il confine con la Grecia per cercare di entrare nell’Ue, dopo che Ankara ha annunciato che non intende più fermarli. Lo scrive su Twitter il ministro dell’Interno turco, Suleyman Soylu. La cifra è dieci volte superiore a quella riferita dalle autorità di Atene e dalle ong internazionali.

E mentre l’alto rappresentante Ue Josep Borrell è ad Ankara, per incontri ad alto livello” con le autorità turche, il cancelliere austriaco Sebastian Kurz accusa la Turchia di voler portare un attacco all’Europa.

Il presidente turco Erdogan se la prende con Bruxelles: “L’Ue non ha rispettato la sua parte dell’accordo” per contenere i migranti in territorio turco “e continua ad applicare il doppio standard”. Per Erdogan, la Turchia ha soddisfatto incondizionatamente tutti i punti dell’accordo, ma “l’onere per i migranti” non è stato condiviso. “Abbiamo già speso oltre 40 miliardi di euro per i migranti, avete promesso di stanziare sei miliardi di euro nell’arco di un anno per distribuirli alle Ong. Li avete stanziati questi fondi? No! Chi vorreste prendere in giro?”, ha chiesto il presidente turco riferendosi all’Ue.

Nelle ultime 24 ore dell’operazione in Siria contro le forze governative di Bashar al Assad, lanciata il 27 febbraio dopo l’uccisione di 34 soldati turchi a Idlib e ribattezzata ‘Scudo di Primavera’, l’esercito di Ankara rivendica intanto di aver “neutralizzato” (cioè ucciso o ferito) altri 327 soldati nemici. Lo riferisce il ministro della Difesa turco Hulusi Akar, secondo cui il totale sale così ad almeno 2.884.  L’esercito turco rivendica anche l’abbattimento di un caccia L-39 dell’aviazione governativa siriana nell’ambito del conflitto in corso a Idlib.

E proprio a Idlib, martoriato capoluogo della regione nord-occidentale siriana al centro del conflitto tra Turchia e governo siriano,  sono morte nove persone. Cinque sono bambini. Lo riferisce l’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria, secondo cui un razzo sparato dall’aviazione di Damasco ha centrato una strada nel centro cittadino, aprendo un cratere nell’asfalto e colpendo con schegge e detriti i palazzi che si affacciano sulla via.

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