Cronaca

Smart working, Dadone firma il decreto: “Turni e alternanza in presenza e da remoto”

Firmato dal Ministro Dadone il decreto sullo smart working che attua le norme del decreto Rilancio, alla luce dei Dpcm del 13 e 18 ottobre

Firmato dal Ministro della Pubblica Amministrazione Fabiana Dadone il decreto ministeriale sullo smart working che attua le norme del decreto Rilancio, alla luce dei Dpcm del 13 e 18 ottobre. Il ministero della Pa rende noto che il testo contempera l’esigenza di contrasto alla pandemia con la necessità di continuità nell’erogazione dei servizi.

La ministra Dadone proroga lo smart working in maniera semplificata fino a dicembre

Lavoro agile “almeno al 50% del personale impegnato in attività” che si possono svolgere a distanza ma con “l’invito alle amministrazioni dotate di adeguata capacità organizzativa e tecnologica” ad assicurare “percentuali più elevate possibili di lavoro agile, garantendo comunque l’accesso, la qualità e l’effettività dei servizi ai cittadini e alle imprese”.

Spiega il ministro

“Massima flessibilità di lavoro con turnazioni e alternanza di giornate lavorate in presenza e da remoto, comunque nel rispetto delle misure sanitarie e dei protocolli di sicurezza, anche prevedendo fasce di flessibilità oraria in entrata e in uscita”.

Scrive sui social Dadone

Dobbiamo evitare un nuovo lockdown generalizzato. I cittadini e le imprese non possono scegliere se rivolgersi o meno alle Pa e per questo è importante coniugare le esigenze di salute e sicurezza di tutta la nostra comunità con la necessità di garantire servizi sempre accessibili e di qualità. Questo deve essere chiaro: è la sfida che attende ogni amministrazione e ogni singolo dipendente pubblico del Paese”.

Tra le altre misure previste

Tra le altre misure previste dal decreto ministeriale “si adeguano i sistemi di misurazione e valutazione della performance alle specificità del lavoro agile per verificare l’impatto sui servizi e le attività e si monitorano le prestazioni rese in smart working anche in base alle segnalazioni di utenti e imprese”.

Il lavoro agile sarà organizzato “senza vincoli di orario e luogo di lavoro, ma può essere organizzato per specifiche fasce di contattabilità senza maggiori carichi di lavoro. Ai lavoratori sono garantiti tempi di riposo e diritto alla disconnessione. Chi è in quarantena o fragile può comunque svolgere il lavoro agile. Le amministrazioni “si adoperano per mettere a disposizione i dispositivi informatici e digitali ritenuti necessari, ma comunque rimane consentito l’utilizzo di strumentazione di proprietà del dipendente”.

Per la rotazione del personale gli enti dovranno fare riferimento a “criteri di priorità: condizioni di salute dei componenti del nucleo familiare del dipendente, presenza di figli minori di 14 anni, distanza tra la zona di residenza/domicilio e la sede di lavoro, numero e tipologia dei mezzi di trasporto utilizzati e relativi tempi di percorrenza”.


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Il sito del Ministero della Salute

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