Cronaca

Soldati campani bloccati dal coronavirus in Libano: matrimonio al fronte

Si sarebbero dovuti sposare in Italia ma sono rimasti bloccati in Libano a causa dell’emergenza coronavirus. Matrimonio al fronte per due soldati campani. La sposa è convolata a nozze in uniforme da combattimento, lo sposo con il basco blu dell’Onu. E poi guanti, mascherine e distanze di sicurezza.

Soldati campani sposi in Libano: bloccati dal coronavirus

Il matrimonio del caporal maggiore capo Vincenzo De Rita e il caporal maggiore scelto Fiorella Tomasino, entrambi in servizio presso il 232° reggimento trasmissioni di Avellino e attualmente impegnati nella missione Unifil nel Sud del Libano con la Brigata Granatieri di Sardegna, è il primo matrimonio di soldati italiani sul campo di battaglia.

La cerimonia

Una cerimonia si è conclusa con il forte applauso dei pochissimi presenti. E una volta all’aperto, anche le mascherine sono scomparse per qualche istante per il bacio di rito. Fiorella, 33 anni, alla sua seconda missione all’estero, è originaria di Capaccio; il marito, 39 anni, è originario di Avellino e dal 2012 presta servizio nel reggimento Trasmissioni della città irpina dopo un periodo passato nella Brigata paracadutisti “Folgore”.

“Vincenzo e Fiorella, con la loro decisione di sposarsi in missione e di proseguire nel loro mandato – ha raccontato il generale Fulco – sono un esempio di dedizione al lavoro e al sacrificio. Un esempio concreto di quello spirito di servizio che accomuna i militari”.

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