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Soldati russi bloccati dal Covid e senza medicine, i medici: “Non possiamo curarli”

I contagi sono aumentati velocemente a causa delle condizioni in cui si trovano

I soldati russi che si trovano nell’area di addestramento di Elanskii sono stati bloccati dal Covid. E, a causa delle condizioni in cui si trovano, il coronavirus si sta diffondendo molto velocemente. I medici non sono in grado di fermare l’epidemia per la mancanza di attrezzature e medicinali.

Soldati russi bloccati dal Covid e senza medicine

I soldati russi mobilitati nella regione di Sverdlovsk sono malati di Covid. Precisamente le truppe che si trovano nella Elanskii training area, a 129km da Yekaterinburg: sul lato orientale degli Urali. Qui ci sarebbe un’infezione di massa, un focolaio, che i medici non sono in grado di fermare per mancanza di attrezzature e medicinali. A riportarlo l’organo di informazione indipendente russo SOTA. Il virus, probabilmente, si sta diffondendo velocemente perché nel luogo dove si trovano i militari ci sono condizioni di sovraffollamento e insalubrità del luogo.

La denuncia: “Non abbiamo medicine”

I medici locali non dispongono dell’attrezzatura minima necessaria e ai pazienti non vengono fornite le medicine”, prosegue nel report su Telegram SOTA. I volontari raccolgono i farmaci da un’ampia lista, che comprende non solo i soliti rimedi per il raffreddore (come gocce nasali e pastiglie per la gola) ma anche analgina, amoxicillina, drotaverina (NO-SPA), lidocaina. I dottori, inoltre, chiedono anche di comprare gli stenoscopi di cui hanno bisogno. Dal rapporto della SOTA si legge come gli uomini mobilitati vivano in condizioni di estremo affollamento, apparentemente in una sorta di palazzetto dello sport: il che ha probabilmente contribuito alla diffusione delle malattie.

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