Cronaca

Sparatoria ad Alatri, quattro sospettati per la morte di Thomas

Sparatoria ad Alatri: sono almeno 4 i sospettati per la morte del 18enne Thomas Bricca. Il ragazzo è stato colpito alla testa da un proiettile esploso da un motorino in corsa con a bordo due persone.

Sparatoria ad Alatri: quatto sospettati

Gli investigatori dell’Arma dei carabinieri starebbero lavorando incessantemente e, nelle prossime ore, potrebbero esserci nuovi sviluppi.

Non si dà pace Paolo, il padre di Thomas Bricca, che si è sfogato sui social: “Mi avete spezzato il cuore bastardi tossici. Dio perdona, io no, no”. È intervenuta anche Melissa Morganti, la sorella di Emanuele, il ragazzo ucciso di botte ad Alatri, commentando:“Se oggi ci ritroviamo a vivere esperienze simili significa che il sacrificio di Emanuele è stato inutile”. Continua: Quello che accaduto mi indigna e mi ferisce – le sue parole riferite dall’avvocato di famiglia, Enrico Pavia -. Non c’è solo dolore ma senso di sconfitta e di impotenza. Abbiamo cercato di trasmettere un messaggio per il recupero dei valori ma la città è ancora smarrita. Con troppa fretta la morte di Emanuele è stata archiviata come un episodio sporadico e invece…“.

Le parole di un testimone

Claudio, proprietario del bar-pizzeria Brio, che si trova a pochi metri dal luogo dell’agguato, ha raccontato: “Sicuramente hanno sbagliato persona. Thomas l’ho visto crescere, era sempre educato e non ha mai dato problemi. Secondo me lo sparo era un avvertimento dopo le risse dei giorni scorsi. Lui è stato colpito per caso da distanza considerevole“.

Anche secondo gli amici di Thomas, di quell’agguato lui potrebbe essere stato vittima per errore: “Thomas era il classico bravo ragazzo, forse il colpo non era destinato a lui. Chi ha sparato avrebbe sbagliato bersaglio e di mezzo c’è andato Thomas, si legge sui social. «La faccia pulita e amico di tutti con la passione per la Roma – scrivono gli amici – Thomas faceva gruppo, era seguito, un leader per organizzare iniziative di ogni genere per stare insieme e passare il tempo. La faccia pulita, mai un problema con la giustizia, amico di tutti e con il sorriso stampato sulle labbra. Anche nei momenti più difficili“.

Chi è Thomas

Thomas era studente dell’ultimo anno all’istituto di istruzione superiore Sandro Pertini. Gli amici giurano che “con le risse dei giorni scorsi non c’entra nulla, mai mischiato in vicende del genere. Anzi, cercava di placare gli animi se succedeva qualcosa. In un paese piccolo basta una parola di troppo per “tirare” – come si dice da queste parti – e arrivare quindi alle mani facilmente. Proprio Alatri ha conosciuto la tragedia di Emanuele Morganti, preso a calci e pugni e ucciso proprio per una banale lite. Thomas era lì a stemperare gli animi“.

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