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Spostamenti tra regioni, proroga al 5 marzo e nuove regole: le ipotesi del governo Draghi

Gli spostamenti tra regioni potrebbero essere possibili a partire dal 5 marzo. Il governo sta pensando di prorogare il blocco degli spostamenti tra le Regioni, che cadrà lunedì 15 febbraio, fino al 5 marzo, data di scadenza del decreto e del Dpcm in vigore gli ultimi firmati da Giuseppe Conte presidente del Consiglio

Gli spostamenti tra regioni potrebbero essere possibili a partire dal 5 marzo. Il governo sta pensando di prorogare il blocco degli spostamenti tra le Regioni, che cadrà lunedì 15 febbraio, fino al 5 marzo, data di scadenza del decreto e del Dpcm in vigore gli ultimi firmati da Giuseppe Conte presidente del Consiglio.

Spostamenti tra regioni: proroga al 5 marzo?

In Conferenza Stato-Regioni, riunita oggi per il piano vaccini, la questione è stata solo accennata. “Le Regioni continueranno a parlarne tra loro nei prossimi giorni ed eventualmente questo coordinamento Governo-Regioni potrà rappresentare al premier incaricato la situazione e il proprio orientamento sul tema”, spiega una fonte di Governo. Come dire, ancora una volta: la decisione spetta al nuovo esecutivo. Una misura prioritaria per la tutela della salute e della sicurezza degli italiani, si interviene su limitazioni alle libertà personali e di movimento: serve dunque un decreto-legge, ma per adottarlo non è necessario che premier e ministri abbiano ottenuto la fiducia delle Camere, basterà che abbiano giurato al Quirinale.

Che succede sugli spostamenti tra regioni

La certezza arriverà con il via libera dell’esecutivo, ma quasi certamente si deciderà di prorogare il blocco degli spostamenti interregionali fino al 5 marzo. Una scelta assunta anche sulla base dell’evoluzione del contagio, che venerdì 12 febbraio sarà aggiornata sulla base dei nuovi dati e delle nuove valutazioni della Cabina di regia del Ministero della Salute.

Scenario complicato dal peso, particolarmente gravoso in Umbria e Abruzzo, delle varianti, oggi “scoperte” anche in Liguria e in Sicilia. Proprio il rischio che rimuovendolo si possa dare una spinta alla circolazione del virus complicando la situazione epidemiologica, convincerà probabilmente Draghi e i ministri a prorogare il blocco degli spostamenti. Improntando la propria azione al principio della “massima prudenza”, lo stesso cui si è ispirato Roberto Speranza, che, dovesse essere riconfermato alla guida del Ministero della Salute, certamente estenderà il divieto di spostarsi da una regione all’altra fino al 5 marzo, ossia alla data di scadenza naturale del decreto e del Dpcm in vigore.

spostamenti tra regioni

Sulla stessa lunghezza d’onda il Comitato tecnico scientifico, al quale, trattandosi di una decisione politica e che in quanto tale spetta al Governo (in questo caso il nuovo), nulla è stato chiesto in merito. Tecnici e scienziati, però, sono preoccupati dagli effetti che la rimozione del blocco, magari interpretata come una sorta di “liberi tutti”, potrebbe avere sulla curva epidemiologica, in un momento in cui cominciano a registrarsi segnali in controtendenza alla discesa dei nuovi contagi e la campagna vaccinale procede a rilento.

Spostamenti solo tra regioni gialle?

Tra le ipotesi in campo c’è anche quella di rispolverare la regola degli spostamenti consentiti tra regioni gialle e proibiti tra zone arancioni e rosse, ma dati i rischi e la situazione epidemiologica attuale sembra improbabile si decida di farlo.

Francesco Piccolo

Giornalista professionista, direttore del network L'Occhio che comprende le redazioni di Salerno, Napoli, Benevento, Caserta ed Avellino. Direttore anche di TuttoCalcioNews e di Occhio alla Sicurezza.

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