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L’8 settembre 1966 venne messo in onda il primo episodio di Star Trek, serie di fantascienza tra le più celebri

Con l'intro «Spazio, ultima frontiera» nel 1966 venne messo in onda sulla rete americana NBC il primo episodio di Star Trek, serie di fantascienza tra le più celebri di sempre

Con l’intro «Spazio, ultima frontiera» nel 1966 venne messo in onda sulla rete americana NBC il primo episodio di Star Trek, serie di fantascienza tra le più celebri di sempre.

Ideata da Gene Roddenberry e trasmessa per tre stagioni, aveva per protagonisti i membri dell’equipaggio della nave stellare Enterprise, impegnati nell’esplorazione del cosmo e nella ricerca di nuove forme di vita e di civiltà. Per il pubblico dell’epoca c’era di che stropicciarsi gli occhi di fronte all’avanzato livello tecnologico, in cui si muovevano il capitano Kirk e il vulcaniano Spock

8 settembre 1966: va in onda Star Trek, celeberrima serie televisiva

L’8 settembre 1966 sul canale televisivo NBC Star Trek, la serie televisiva statunitense di fantascienza ideata da Gene Roddenberry nel 1964 e prodotta a partire dal 1966. È l’opera prima con cui nasce l’universo fantascientifico di Star Trek, alla quale hanno fatto seguito altre serie televisive, film e opere letterarie.


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Spock (Leonard Nimoy, a sinistra) e James T. Kirk (William Shatner, a destra).

Sebbene la prima puntata fosse già stata trasmessa due giorni prima, il 6 settembre, dal network canadese CTV. Trasmessa per tre stagioni televisive successive, si concluse, dopo 79 episodi, il 3 giugno 1969. Fu una delle poche serie americane che ha avuto due episodi pilota, Lo zoo di Talos (The Cage) e Oltre la galassia (Where No Man Has Gone Before).

Girata con un budget limitato, ebbe tra i suoi sceneggiatori alcuni scrittori divenuti celebri, tra i quali Theodore Sturgeon, Robert Bloch e Richard Matheson. Grazie alla filosofia e alle intuizioni del suo produttore Gene Roddenberry, si presentava estremamente moderna e innovativa nei contenuti, da un punto di vista sociale e tecnologico.

Trama

La serie è ambientata tra gli anni 2266 e 2269, in un ipotetico futuro in cui i terrestri si sono riuniti nel governo mondiale della Terra Unita e sono entrati in contatto con altre forme di vita senzienti residenti nella Via Lattea, arrivando a promuovere con essi la nascita della Federazione Unita dei Pianeti.


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Il logo di Star Trek.

La serie narra le avventure della nave stellare federale USS Enterprise (NCC-1701) e del suo equipaggio, nella sua missione quinquennale di esplorazione nel cosmo alla ricerca di nuove forme di vita e di nuove civiltà, “per arrivare arditamente là dove nessun uomo è mai giunto prima” (“To boldly go where no man has gone before”).

Dal travagliato inizio al grande successo

La serie non riscosse subito un grande successo di pubblico: solo in seguito, anche grazie alla passione dei fan, divenne un “cult” e un fenomeno di costume, oggetto (assieme alle serie successive) del fandom più esteso a livello mondiale che si conosca.


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Nichelle Nichols interpreta Nyota Uhura.

Per distinguerla dalla serie televisiva animata del 1973 e dalla prima pellicola cinematografica del 1979, che presentano il medesimo titolo, in Italia viene indicata con Star Trek – La serie classica o Star Trek – La serie originale, oppure con la sigla ST:TOS o TOS (da Star Trek: The Original Series, il nome con cui viene indicata nei Paesi di lingua inglese sempre per distinguerla dalle altre opere con il medesimo titolo).

Influenza culturale

Star Trek è stato fonte di ispirazione per scienziati e ricercatori. La prima navetta Space Shuttle della NASA fu battezzata Enterprise in onore dell’astronave della serie ideata da Roddenberry.


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Lo shuttle Enterprise in onore di Star Trek.

La serie ha anticipato molti oggetti tecnologici che solamente a decine di anni di distanza sono diventati di uso quotidiano (tra questi porte automatiche, minidischi, telefoni satellitari, computer palmari) e ha introdotto nell’immaginario collettivo molte altre possibilità futuribili: il teletrasporto, i viaggi più veloci della luce e quelli nel tempo sono oggetto di autentiche ricerche scientifiche. Il teletrasporto è introdotto nella serie come artificio scenico onde evitare sequenze di atterraggio dell’astronave, che avrebbero comportato costi per un ulteriore studio fotografico e modellistico.

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