Stato d’emergenza, smart working fino al 31 marzo mentre resta il nodo Green Pass a lavoro

Smart working fino al termine dello stato d'emergenza mentre restano dubbi sul Green Pass nei luoghi di lavoro

Prevale il buonsenso. Lo smart working sarà esteso fino al termine dello stato di emergenza per tutti i lavoratori fragili, pubblici e privati. Ad oggi, il 31 marzo è la data che dovrebbe permettere all’Italia di uscire dallo stato di emergenza, salvo ulteriori imprevisti. Il governo, comunque, appare intenzionato a non prorogarlo ulteriormente, seguendo l’attuale andamento pandemico, dopo aver appena sancito il termine dell’obbligo delle mascherine all’aperto e la riapertura delle discoteche.

Il 31 marzo, inoltre, sarà una data utile per comprendere quali altre misure restrittive potranno essere accantonate, in favore di un graduale ritorno alla “normalità”. La decisione ufficiale non è stata ancora diramata ed il ministro Speranza invita alla massima prudenza, in quanto “ogni valutazione è prematura”. Decisamente ottimista, al contrario, il sottosegretario alla Salute Andrea Costa, che ha sottolineato: “Togliere le mascherine all’aperto è un segnale di ritorno alla normalità. Adesso dobbiamo arrivare a non prorogare lo stato di emergenza”. Resta ancora, però, il nodo del Green Pass nei luoghi di lavoro, oltre ad un evidente discrimen tra il settore pubblico e privato.



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