Cronaca

Avrebbe costretto dipendenti a restituire parte dello stipendio: architetto ai domiciliari

Architetto agli arresti domiciliari: faceva restituire parte dello stipendio in contanti stando alle accuse mosse dalla Procura

Un architetto è finito agli arresti domiciliari perché avrebbe costretto i dipendenti a restituire in contanti parte del loro stipendio. Si tratta dell’amministratore pro tempore di una società di Santa Caterina Villarmosa è stato costretto agli arresti domiciliari secondo quanto disposto dal gip del tribunale di Caltanissetta con l’accusa di estorsione.

Stipendio restituito in parte, architetto finisce agli arresti domiciliari

L’accusa per l’architetto è di autoriciclaggio. Come riportato da Fanpage, il professionista avrebbe messo in piedi un sistema per costituire fondi in nero derivati dagli stipendi restituiti dai dipendenti. I lavoratori, sempre secondo l’indagine, erano vittime di vessazioni e sudditanza psicologica. Il denaro estorto sarebbe stato reinvestito per “esigenze dettate dall’esercizio dell’attività di impresa”.

Il provvedimento

L’architetto di 53 anni è stato posto agli arresti domiciliari e a lui sono stati sequestrati circa 173mila euro, considerati l’equivalente delle somme ottenute attraverso il presunto  sistema di estorsione ai danni dei dipendenti. Anche le società riconducibili all’indagato sarebbero state perquisite sul territorio di Palermo e a Mede, in provincia di Pavia.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio