Cronaca

Stop alla vendita di bombe italiane in Arabia, Rwm fa ricorso: “200 operai a rischio”

La Rwm ha assicurato che farà "l'impossibile per ottenere l'annullamento di un provvedimento ingiusto e punitivo"

Dopo lo stop definitivo alla vendita di bombe d’aereo verso l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti l’azienda Rwm Italia, che ha una sede a Ghedi, a Brescia, e a Domusnovas, annuncia un ricorso gridando contro “un provvedimento ad aziendam“.

Italia revoca export bombe verso Arabia, a rischio la Rwm

La società del gruppo tedesco Rheinmetall, che aveva già fermato la produzione in piena emergenza Covid non lesina attacchi al governo dimissionario che “lascia intoccate le esportazioni delle altre società” con un’interruzione di contratti “fatta in maniera tale da colpire solo certi prodotti e solo certi Paesi“.

Lavoratori a rischio licenziamento

Un fatto che, secondo l’Ad Fabio Sgarzideve mettere in allarme tutta l’industria della Difesa e non solo: un precedente grave e un colpo a un pezzo importante della nostra economia con sicuri riflessi negativi sul resto“.

A guardare con preoccupazione agli ultimi sviluppi sono soprattutto i lavoratori, quelli diretti attualmente in cig – un centinaio a Domusnovas più 96 a Ghedi – e quelli indiretti – altri 100 nel Sulcis e 28 nel Bresciano – che ora attendono di capire cosa ne sarà del loro futuro.

I sindacati

I sindacati chiederanno subito un incontro con la società e con i sottosegretari al Mise e alla Difesa. “Con Calvisi – spiegano il segretario Filctem-Cgil Sardegna sud-occidentale Emanuele Madeddu e quello della Femca-Cisl Sulcis Vincenzo Lai – si provò già a ragionare su un percorso nel quale le professionalità e le lavorazioni di Domusnovas potessero interessare il sistema di difesa dello Stato italiano e della NATO“.

Ma dal Governo affermano che “quando si affrontano questi problemi occorre vederli nella loro complessità: bene dare una risposta sulle questioni etiche ma occorre con maggior ragione dare risposte al futuro delle famiglie“.

L’obiettivo di Rwm

E proprio a queste ultime si rivolge la Rwm assicurando che farà “l’impossibile per ottenere l’annullamento di un provvedimento ingiusto e punitivo“. Anche la Lega va all’attacco. “Gli sforzi congiunti di Pd e M5s per una decrescita ‘infelicè portano allo smantellamento della nostra industria della difesa, comparto d’eccellenza del Made in Italy”, affermano, in una nota congiunta, i deputati leghisti Roberto Paolo Ferrari, Capo del Dipartimento difesa della Lega, Paolo Formentini, Vice Presidente della Commissione Esteri e Eugenio Zoffili capogruppo in Commissione Esteri e Coordinatore regionale della Lega in Sardegna.

Rete italiana pace e disarmo: “riconvertire lo stabilimento in un caseificio”

Esulta invece la Rete italiana pace e disarmo che ricorda: “tra gli ordigni ritrovati dai ricercatori dell’Onu nello Yemen – sostiene – figurano infatti anche le bombe prodotte dalla Rwm”. E un gruppo di pacifisti sardi ha già pronta un’alternativa per riconvertire lo stabilimento in una caseificio per la produzione di formaggi.

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