Cronaca

“Stop alla violenza sulle donne”: la scritta su 20mila mascherine realizzate nelle carceri

Le mascherine sono state prodotte nell'ambito dell'iniziativa #Ricuciamo del ministero della Giustizia e commissario l'emergenza Covid-19

20mila mascherine con la scritta “Stop alla violenza sulle donne” realizzate dai detenuti degli delle carceri di Salerno e Santa Maria Capua Vetere in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne del 25 novembre. I dispositivi di protezione individuale saranno distribuiti al personale delle amministrazioni penitenziaria e giudiziaria del ministero della Giustizia come messaggio sociale proveniente dalle carceri per celebrare la ricorrenza.

Mascherine contro la violenza sulle donne: l’iniziativa del ministero della Giustizia

Sono 10mila le mascherine (bianche con scritta nera e logo rosso) prodotte nella casa circondariale di Salerno nell’ambito dell’iniziativa ‘#Ricuciamo’, progetto nato dalla partnership fra il ministero della Giustizia-Dap e il commissario straordinario di governo per l’emergenza Covid-19, sottoscritto il 26 maggio scorso dal Guardasigilli Alfonso Bonafede e dal commissario Domenico Arcuri: alle due macchine per la produzione industriale di mascherine chirurgiche allestite a Salerno si alternano normalmente 40 detenuti in due turni lavorativi.

La parte restante delle mascherine (nere con la stessa scritta rossa) sono state invece realizzate a mano nel carcere di Santa Maria Capua Vetere: sagomate e in tessuto, sono state cucite da una decina di detenute del laboratorio sartoriale della sezione femminile dell’istituto, che dallo scorso mese di ottobre si sono appositamente dedicate alla produzione delle mascherine per celebrare la Giornata contro la violenza sulle donne.

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