Almanacco

Tra il 3 e il 4 agosto 1974 si consumò la strage dell’Italicus, uno dei gravi attentati degli anni di piombo

La strage dell'Italicus fu uno dei drammatici avvenimenti degli anni di piombo: percorriamoli insieme

Si presume che la strage dell’Italicus fu un attentato terroristico di tipo dinamitardo compiuto nella notte tra il 3 e il 4 agosto 1974 sul treno Italicus, mentre questo transitava presso San Benedetto Val di Sambro, in provincia di Bologna. Durante quel dramma morirono 12 persone.

È considerato uno dei più gravi drammi verificatisi negli anni di piombo, assieme alla strage di piazza Fontana del 12 dicembre 1969, alla strage di piazza della Loggia del 28 maggio 1974 e alla strage di Bologna del 2 agosto 1980. Per la strage dell’Italicus, come per le altre stragi, furono incriminati come esecutori diversi esponenti del neofascismo italiano, ma l’iter processuale si è concluso con l’assoluzione degli imputati.

3 e 4 agosto 1974: accadde la strage dell’Italicus

Nella notte tra il 3 e il 4 agosto 1974, alle ore 1:23, una bomba ad alto potenziale esplose nella quinta vettura del treno espresso 1486 (“Italicus“), proveniente da Roma e diretto a Monaco di Baviera via Brennero.


strage-italicus


L’ordigno era composto da una miscela esplosiva, probabilmente amatolo, e da una miscela incendiaria, quasi certamente la termite (di cui furono rinvenute tracce). La bomba era stata collocata in una valigetta occultata sotto un sedile della quinta carrozza, rivolto contro il senso di marcia. L’esplosivo era collegato a una sveglia di una marca tedesca, Peter, molto comune all’epoca, ritrovata nel corso delle prime perlustrazioni dove era avvenuta l’esplosione. La sveglia aveva modifiche esterne, vi erano inserite in particolare due piastrine di rame, di cui una fissa e l’altra mobile saldata a stagno: tramite la suoneria della sveglia, nell’orario predeterminato, le due piastrine sono venute a contatto, determinando lo scoppio.

La temporizzazione del timer avrebbe dovuto fare esplodere l’ordigno mentre il treno attraversava la Grande galleria dell’Appennino, nei pressi di San Benedetto Val di Sambro. Tuttavia, durante la corsa tra Firenze e Bologna, il treno recuperò tre dei minuti di ritardo accumulati nelle tratte precedenti. La bomba esplose lo stesso all’interno della galleria, ma in un tratto a soli 50 metri dall’uscita.

L’eroe Silver Sirotti

L’esplosione fece sollevare il tetto della quinta carrozza, che poi cadde frantumandosi in migliaia di schegge, mentre le lamiere si deformavano per la temperatura altissima dell‘incendio che divampava (la termite di cui era composto l’ordigno brucia con estrema rapidità, causando l’aumento della temperatura fino a 3000 °C). Nell’attentato morirono 12 persone (alcune per l’esplosione, altre arse vive dall’incendio) e altre 48 rimasero ferite.


strage-italicus


La strage avrebbe avuto conseguenze più gravi, si ipotizza anche nell’ordine di centinaia di morti, se l’ordigno fosse esploso all’interno della Grande Galleria dell’Appennino, come sarebbe avvenuto dieci anni dopo nella Strage del Rapido 904.

Nella tragedia, spicca l’eroismo di un ferroviere conduttore delle Ferrovie dello Stato, il forlivese Silver Sirotti, poi insignito di Medaglia d’oro al valor civile alla memoria. Sirotti, munito di estintore, si slanciò tra le fiamme per soccorrere i viaggiatori intrappolati nel treno e in questo tentativo perse la vita.

Assolti i gruppi di estrema destra

L’inchiesta puntò verso alcuni esponenti dell’estremismo di destra aretino, che vennero dapprima assolti per insufficienza di prove, poi condannati in grado di appello e, infine, definitivamente assolti nel 1993.


39esimo-anniversario-silver-sirotti-strage-italicus
Forlì: 39esimo anniversario della strage dell’Italicus.

Per tanto, questo rimane uno dei grandi misteri d’Italia dove si identifica tutt’oggi la matrice politica dell’attentato, ma non si riesce a risalire ai suoi mandanti e agli esecutori materiali.

Il dopo-Italicus


targa-commemorativa-silver-sirotti-strage-italicus-1
Targa commemorativa dedicata a Silver Sirotti, l’eroe della strage dell’Italicus. Foto di Fabio Blanco.

Da allora in Italia ci sono stati altri 400 presunti attentati con 60 morti e centinaia di feriti. Quello perpetrato la notte di sabato sulla Firenze – Bologna è uno dei più gravi e più sanguinosi. Ci vogliono quattordici ore per riattivare parzialmente la linea. Quando i treni nel pomeriggio di domenica riprendono a circolare, passando davanti al tragico vagone rallentano procedendo quasi a passo d’uomo: i finestrini sono gremiti di gente che ha saputo, che vuol vedere. Molti occhi si riempiono di lacrime.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio