Stranger Things: David Harbour (Hopper) parla del successo delle giovani star

L’attore che interpreta Hopper in Stranger Things, David Harbour, sembra essere preoccupato per i giovani colleghi e per il loro successo che man mano col passare degli anni cresce sempre di più. Ricordiamo che tra poco, il 1° luglio, usciranno le ultime due puntate della quarta stagione.

Stranger Things, David Harbour (Hopper): il successo dei giovani

David Harbour, l’attore che in Stranger Things interpreta lo sceriffo Hopper, ha parlato in una lunga intervista rilasciata a IndieWire del rapporto con gli altri attori del cast. Ha detto che, essendo consapevole dei lati negativi che può avere la fama su persone molto giovani, ha sempre cercato di proteggere le piccole star.

Queste sono state infatti le sue parole: “Il fatto di essere riconosciuto ora è stata un’esperienza molto sorprendente e folle che non ho vissuto fino all’età di 40 anni. Ma gli altri del cast lo stanno attraversando in un momento formativo totalmente diverso nelle loro vite. Sono sempre stato molto preoccupato per loro. Ho cercato a modo mio di mantenere una sorta di tutoraggio. La mia paura per loro è: c’è la lettera di Tennessee Williams sui pericoli del successo all’inizio della vita e lui ne stava parlando quando ha avuto successo a tipo 29 anni”.

Il successo dei giovani attori

David Harbour ha paragonato gli attori ai personaggi che interpretano nella serie. Stando alle sue parole infatti, sono dei bambini a cui è stata data una responsabilità enorme e lui nella vita (proprio come il suo personaggio fa in Stranger Things) ha cercato di proteggerli.

Poi nell’intervista ha aggiunto: ”Se qualcuno ti dice che sei un genio, è difficile imparare ad andare avanti con umiltà e costanza. Quello che ho voluto fare con loro era trattarli semplicemente come bambini, dire: ‘Ragazzi avete ancora 11 anni, avete un sacco di cose da imparare‘.

Mentre il resto del mondo trattava li come geni e li ha inondati di denaro, adulazione, fama, popolarità. Penso che in un certo senso anche i ragazzi dello show siano come i loro personaggi: sono come piccole creature con superpoteri e hanno questo uomo normale sulla quarantina che cerca di affrontarli”.