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Striscia la notizia, Massimo Boldi: “È una mia idea” e Antonio Ricci replica

Il comico sostiene che il programma derivi da una sua idea proposta a Ricci

Il comico Massimo Boldi sostiene che il programma Striscia la notizia derivi da una sua idea proposta ad Antonio Ricci e da lui bocciata, il regista replica all’accusa con toni non molto delicati. Ecco cosa ha risposto Ricci all’accusa di Boldi.

Striscia la notizia, Massimo Boldi attacca Antonio Ricci

Il comico Massimo Boldi sostiene che il programma Striscia la notizia derivi da una sua idea proposta ad Antonio Ricci e da lui bocciata, il regista replica all’accusa con toni non molto delicati. In un’intervista al Quotidiano Nazionale, Boldi dichiara: “Striscia la notizia è una mia idea”, sostenendo di aver sottoposto l’idea di un Tg satirico a Ricci, che però lui bocciò per poi copiarla. Il regista replica all’accusa con toni non molto delicati: “Boldi è un soggetto in uno stato particolare”. 

Durante l’intervista il comico Boldi afferma che l’idea di un tg satirico è sua e che Ricci gliel’ha copiata: “L’ho inventata io dieci anni prima che la facesse Ricci. Dopo aver visto su Telereporter un tizio che trasmetteva un tg parlando soltanto di quello che avveniva alla Comasina, scrissi il testo di un tg divertente. Lo feci al derby, poi ad Antenna 3, poi a Risatissima su Canale 5, con l’aiuto di Zuzzurro e Gaspare. Non era qualcosa di simile a quello che avevano già fatto Alighiero Noschese o Walter Chiari: loro imitavano i giornalisti veri. Io invece facevo un tg comico”, ha dichiarato il comico.

L’accusa di Boldi

Massimo Boldi ha spiegato, nel corso dell’intervista, cosa sarebbe successo con Ricci: “Siamo al 1978-’79. Dopo il Fantastico con Celentano, per rientrare a Canale 5, Berlusconi mi affidò ad Antonio Ricci. Gli propongo l’idea del telegiornale e lui mi risponde: ‘Belìn, ancora il telegiornale, sono 10 anni che lo fai! E’ una rottura di scatole’. Due anni dopo, mentre sono a Grand Hotel, un pomeriggio vengono Zuzzurro e Gaspare e mi sussurrano: ‘Ma lo sai che D’Angelo e Greggio stanno facendo le prove per un tg comico?’ Allora mi incavolo e chiamo Silvio – allora lo chiamavi direttamente – e gli racconto tutto. ‘Ma sì’, risponde lui, ‘lo fanno per tre mesi, lasciamoli divertire’. E invece è trent’anni che vanno avanti! Mi piacerebbe che almeno fosse scritto: ‘Da un’idea di Massimo Boldi’”.

La risposta di Striscia la notizia

L’ufficio stampa di Striscia la Notizia, in una nota riportata sul sito di Davide Maggio, ha scritto: “Gentile redazione, leggendo oggi su QN l’intervista a Massimo Boldi, in cui il comico si auto-attribuisce la paternità dell’idea di Striscia la notizia, siamo letteralmente esplosi in un’enorme risata. Ecco alcune precisazioni. Vi ricordiamo che, fin dalle origini della televisione, nella parodia del telegiornale si sono esercitati molti comici: da Walter Chiari a Gino Bramieri, da Alighiero Noschese a Raimondo Vianello, ad Antonio Amurri e Dino Verde, fino a Rocco Tanica, Massimo Boldi, etc. etc. Boldi sostiene che il suo tg però non era uguale a quello che aveva già fatto Walter Chiari, il quale si limitava a “imitare i giornalisti veri”. Non ci risulta che Walter Chiari fosse un imitatore, e a voi?”

Prosegue: “Inoltre, Boldi fa confusione, e parecchio, pure sulle date. Quando faceva Grand Hotel era il 1986. Difficile che nello studio accanto si girasse Striscia, visto che la prima puntata del tg satirico andò in onda nel novembre del 1988. Forse sarebbe stato il caso di verificare le informazioni, soprattutto quando, coscientemente, si intervista un soggetto in uno stato molto particolare. Ci teniamo a sottolineare che quello di Striscia la notizia è un format italiano unico al mondo e molto diverso dalla parodia del tg: come tutti sanno, la nostra peculiarità è quella di realizzare autentici servizi giornalistici, anticipando spesso i media ufficiali. Infatti veniamo contattati quotidianamente da centinaia di cittadini che ci chiedono di intervenire per denunciare truffe o illeciti. Se vi servisse anche la prova provata, guardate una puntata del telegiornale di Cipollino. E poi una di Striscia. Potrete constatare che si tratta di due prodotti televisivi completamente differenti. Quella di Boldi, quindi, non è altro che una fake news”.

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