Cronaca

Suicidio in Cina, venduto da bambino ritrova i genitori: viene abbandonato di nuovo

Venduto da bambino ritrova i genitori ma viene abbandonato di nuovo: suicidio di un ragazzo 17enne in Cina

Venduto da bambino ritrova i genitori ma viene abbandonato di nuovo: suicidio di un ragazzo 17enne in Cina. Si tratta di Liu Xuezhou che si è tolto la vita ieri mattina, 24 gennaio.

Suicidio in Cina dopo l’abbandono dei genitori

Venduto da bambino, ha ritrovato i genitori da adolescente ma è stato nuovamente abbandonato e alla fine si è tolto la vita. La drammatica storia arriva dalla Cina e vede protagonista il 17enne Liu Xuezhou: ieri mattina, poco prima di suicidarsi, aveva pubblicato su Weibo una serie di post molto preoccupanti. La polizia di Sanya, ad Hainan, ha avviato una ricerca disperata, ma sono stati alla fine comuni cittadini a trovarlo ferito ma ancora vivo. L’hanno portato in ospedale, ma purtroppo i medici non sono riusciti a salvarlo.

La storia di Liu

Il ragazzo era diventato celebre dopo che la sua storia era divenuta virale. Venduto nel 2005, era rimasto orfano dei genitori adottivi, due contadini della provincia di Hebei, dopo che questi erano morti a causa di un’esplosione nella loro abitazione. Liu era quindi passato di famiglia in famiglia ma alcuni mesi fa era riuscito a rintracciare i genitori biologici e, anche con l’aiuto della polizia, a incontrarli. Sul suo profilo Weibo si possono vedere le foto dell’incontro con il padre, Ding Shuangquan, e con la madre, Zhang.  Poche settimane fa il ragazzo aveva pubblicato sui social media Weibo e Douyin un messaggio in cui annunciava che il padre e la madre biologici avevano deciso di tagliare i ponti con lui per la seconda volta. Ieri, nel suo messaggio di addio su Weibo composto di 10mila caratteri, ha scritto: “Sono stato abbandonato due volte dai miei genitori”.

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