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Super green pass anche per un caffè al banco | Le regole Decreto Natale

Sarà necessario il super green pass anche per un caffè al banco: la novità del decreto Natale Covid

Sarà necessario il super green pass anche per un caffè al banco. È una delle novità del decreto Natale. Dal 30 dicembre fino alla fine dello stato d’emergenza nei locali al chiuso (compresi musei e palestre) si entra solo con certificato disponibile per vaccinati e guariti. In discoteca con “booster” o due dosi e tampone. Obbligo mascherina all’aperto e Ffp2 per spettacoli, stadi e trasporti.

Caffè al banco con il super green pass: le regole

Nei bar e nei ristoranti, nelle enoteche, nei pub e nei locali, sarà necessario esibire il Super Green Pass, ovvero quello che si ottiene con la vaccinazione o dopo la guarigione dal Covid-19, anche per consumare al banco, se questo è al chiuso.

Cosa si può fare a Capodanno 2022: regole del Decreto Natale

Il nuovo decreto  introduce una stretta ulteriore nel settore della ristorazione per spingere ulteriormente la campagna vaccinale. Fino al 31 marzo sarà necessario avere il Super Green pass (vaccinati e guariti dal virus) anche per poter prendere un caffè al bancone del bar. Finora il Super pass era necessario solo per pranzare o cenare nei ristoranti al chiuso. Inoltre è vietato il consumo di cibi e bevande al chiuso, in cinema, teatri ed eventi sportivi. Dunque niente pop-corn e drink mentre si guarda il film o la partita. Per i musei serve il Super green pass.

Incentivare le terze dosi

Dal primo febbraio la validità del Green pass verrà ridotta da 9 a 6 mesi. Questa misura è stata adottata per spingere sulle terze dosi che sono considerato il nuovo argine contro la variante Omicron. Nel decreto di Natale, per la stessa ragione, è stato ridotto il tempo che deve trascorrere tra la seconda e la terza inoculazione: finora è di 5 mesi, presto verrà portato a 4 mesi, come già accade in numerosi Paesi europei. Prima del via libera però il ministero della Salute dovrà svolgere un «approfondimento tecnico» assieme al commissario Figliuolo.

Screening per il rientro a scuola

Per consentire il ritorno in classe in sicurezza alla fine delle vacanze di Natale dovrebbe esserci uno screening straordinario degli studenti. Ad occuparsi dello screening, dicono fonti di governo, sarà la struttura commissariale guidata dal generale Francesco Figliuolo che si avvarrà anche dei « laboratori militari della rete di diagnostica molecolare». Questa misura è stata adottata perché il presidente del Consiglio Mario Draghi ha rifiutato un prolungamento delle vacanze e il ritorno in Dad proposto dai governatori regionali allarmati dall’avanzata dei contagi.

Sì alle protezioni rinforzate

Seguendo l’esempio di numerose Regioni e Comuni, il governo rendere obbligatorio l’uso della mascherina all’aperto anche in zona bianca (finora l’obbligo scattava dal “giallo”). Inoltre, visto che la mascherina chirurgica viene considerata dagli esperti un «colabrodo», viene stabilita l’obbligatorietà della mascherina Ffp2 (con una protezione che va dal 90 al 99%) per andare al cinema, a teatro, per seguire gli eventi sportivi, nonché per salire su ogni mezzo di trasporto pubblico, compresi bus e metro. Verranno inaspriti anche i controlli.

San Silvestro: niente balli in piazza

Tutte le feste all’aperto per celebrare in piazza la fine dell’anno saranno vietate. Un provvedimento del resto già assunto da numerose città. Ieri sera al termine del Cdm il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha annunciato che saranno chiuse dal 30 dicembre al 31 gennaio anche tutte le discoteche e i locali da ballo. Vietati i brindisi di mezzanotte per gli spettacoli a teatro. Gli esperti ritengono che a quattro mesi di distanza dalla seconda inoculazione la protezione del vaccino scenda al 40 per cento. Per la stessa ragione il tampone sarà necessario anche per accedere alle Rsa.

I cenoni

L’anno scorso il governo raccomandò agli italiani (non è possibile stabilire dei divieti nelle case private) di non ospitare più di due persone (oltre ai figli minori) esterne al proprio nucleo familiare in casa per cene, cenoni e tombolate durante le feste di Natale e di Capodanno. Questa volta invece, grazie alla diffusione dei vaccini, l’esecutivo rinuncia a fare raccomandazioni. Come per il momento, visto l’andamento della pandemia, non sono previsti limitazioni agli spostamenti tra Regioni. Ciò accadrà solo se dovessero scattare le zone arancioni o rosse.


 

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