Cronaca

Supermercato Sole 365, le persone coinvolte nella frode

Coinvolge un’intera famiglia di noti imprenditori, gli Apuzzo, e un prestanome romeno neppure residente in Campania l’inchiesta della Procura della Repubblica di Napoli (pm Orlandi, Raimondi e Pavia, procuratore aggiunto Piscitelli) che ipotizza nei confronti di sei indagati, amministratori di fatto e di diritto di due società, i reati di bancarotta fraudolenta e frode fiscale.

Le persone coinvolte nella frode

Bancarotta fraudolenta e frode, sono sei gli indagati: si tratta di Antonio, Michele, Immacolata e Giovanni Apuzzo, ma anche Bogdan Luta (classe 1986, natali in Romania), Genoveffa Di Somma), ritenuti responsabili di una complessa opera di spostamento di beni e risorse da vecchi gruppi imprenditoriali (poi falliti) alla nuova compagine aziendale capace di imporsi su scala regionale sul campo dei supermercati.

Il provvedimento di sequestro preventivo emesso dal gip, eseguito oggi dai finanzieri del Nucleo di polizia economico finanziaria di Napoli, riguarda la “Ap srl” e la “Ap Commerciale srl”, due società alle quali fanno capo i supermercati “Sole 365”, 41 punti vendita in quattro province campane (Napoli, Salerno, Caserta e Avellino, per un valore di circa 20 milioni di euro) che hanno avuto, nell’ultimo anno, un volume d’affari pari a oltre 200 milioni di euro.

Nei supermarket, particolarmente apprezzati dalla clientela, lavorano circa 1800 dipendenti che ora stanno continuando a fornire il proprio contributo alle fiorenti attività commerciali sotto il coordinamento di due amministratori giudiziari. I finanzieri hanno messo i sigilli a numerosi beni riconducibili agli indagati a cui era riconducibile un’altra catena di supermarket, la Sunrise Supermercati srl, fallita lasciandosi dietro numerosi debiti come quello con l’Erario che ammonta a circa 5 milioni di euro.

Il sequestro

Sotto sequestro preventivo sono finiti undici immobili, due Maserati, e una barca di pregio, del valore di 700 mila euro, registrata a Massa Carrara ma trovata dalle Fiamme Gialle nel porto di Castellammare di Stabia. Le indagini hanno consentito di ricostruire l’intero patrimonio mobiliare e immobiliare sottratto alla procedura di fallimento della Sunrise e di individuare la frode fiscale. Gli inquirenti avevano ipotizzato anche il reato associativo e chiesto nei confronti dei sei indagati altrettante misure cautelari personali che pero’ non sono state accordate dal giudice.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio