Cronaca

Tampone, arriva il nuovo “in fluorescenza”: come funziona e perché sostituirà i molecolari

Tamponi in fluorescenza, cosa sono e come funzionano. Nei prossimi giorni arriverà in 500 farmacie del Lazio su 1.445 totali

Arrivano i tamponi in fluorescenza che – col passare del tempo – sostituiranno l’ormai classico test molecolare. Ma cos’è e come funziona? Il test in fluorescenza utilizza un metodo definito semiquantitativo che legge in fluorescenza, appunto, la presenza del virus e la quantifica. L’unità di misura è chiamata COI (Cut Off Index). Se il COI supera quota 10 la positività è pressoché certa e rende inutile effettuare un secondo tampone molecolare di conferma come riportato da Il Messaggero.

Tamponi in fluorescenza, cosa sono e come funzionano

Questo tipo di tampone è già stato validato dal Ministero della Salute e all’ospedale Spallanzani di Roma è stato effettuato uno studio comparando i risultati dei test antigenici eseguiti con metodo semiquantitativo con quelli dei tamponi molecolari (ovvero quelli più sicuri ma anche più costosi).

Secondo i ricercatori dello Spallanzani per valori di COI da 1 a 3 la percentuale di falsi positivi del fluorescente è del 65,8%; per valori da 3 a 10 la percentuale di errore scende al 18,4% mentre per valori superiori a 10 i risultati sbagliati crollano all’1,8%, un dato fisiologico, e infine per valori superiori a 20 la percentuale diventa addirittura pari a zero.

Perché fare il tampone in fluorescenza

Il vantaggio principale del tampone in fluorescenza è rappresentato dal fatto che se la quantità di virus trovata è superiore a 10 in termini di COI è inutile fare anche un test molecolare per la conferma della positività. Insomma, si risparmiano tamponi e si evitano file inutili. Va anche detto che molti medici di famiglia ormai danno per acquisita la positività di un paziente se il normale test antigenico risulta dà risultato positivo.

Dove fare il tampone fluorescente

Nei prossimi giorni arriverà in 500 farmacie del Lazio su 1.445 totali. Finora il fluorescente è stato utilizzato anche in altre Regioni ma soprattutto nei laboratori. Con le lunghe file che si sono formate in questi giorni presso moltissime farmacie italiane è possibile che il test semiquantitavo si diffonda a livello nazionale.


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Il sito del Ministero della Salute

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