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Tarcisio Bertone: biografia, carriera ecclesiastica e incarichi del noto arcivescovo italiano

Al 3 dicembre del 1950 risale la sua prima professione religiosa, la carriera del cardinale Bertone

Tarcisio Pietro Evasio Bertone nato a Romano Canavese (in provincia di Torino) il 2 dicembre del 1934, è un cardinale, arcivescovo cattolico, docente e rettore italiano.

Quinto di otto fogli, dopo aver frequentato l’oratorio di Valdocco, storica parrocchia del quartiere torinese, va a scuola nel Liceo Salesiano Valsalice, coltivando contemporaneamente una discreta passione per il calcio. Una volta conseguito il diploma di maturità, comincia il noviziato a Pinerolo, sempre in provincia di Torino, con i salesiani di Don Bosco.

Al 3 dicembre del 1950 risale la sua prima professione religiosa. Dieci anni più tardi, il 1 luglio del 1960, viene ordinato presbitero da monsignor Albino Mensa, vescovo di Ivrea; dopodiché sceglie di proseguire gli studi teologici nel capoluogo piemontese, dove grazie a una dissertazione relativa alla libertà religiosa e alla tolleranza ottiene la licenza in teologia.

Tarcisio Bertone, il cardinale ed arcivescovo italiano

Gli studi continuano a Roma, dove arriva un dottorato in diritto canonico per merito di una ricerca dedicata al governo della Chiesa nel pensiero di Papa Lambertini, vale a dire Benedetto XIV, pontefice dal 1740 al 1758.

Dal 1967 comincia a insegnare teologia morale a Roma, presso l’Ateneo Salesiano, che sette anni più tardi diviene Università Pontificia Salesiana: sempre qui, si occuperà anche dell’insegnamento di Diritto dei minori e Diritto internazionale.

Dopo aver collaborato per un certo periodo alla revisione integrale del Codice di Diritto canonico, nel 1988, insieme con altri sacerdoti, accompagna Joseph Ratzinger, allora cardinale, nelle trattative che hanno lo scopo di riconciliare monsignor Marcel Lefebvre con il mondo cattolico.

Svolgendo una fervente attività promozionale del diritto canonico affinché venga recepito in maniera corretta nelle Chiese particolari, si guadagna l’opportunità di diventare, nel 1989, Rettore Magnifico dell’Università Pontificia Salesiana.

La carriera ecclesiastica di Bertone, però, non finisce qui, visto che due anni più tardi viene eletto arcivescovo di Vercelli (carica particolarmente importante, visto che la diocesi di Vercelli è la più antica in Piemonte) e ordinato vescovo da monsignor Albino Mensa.

I grandi incarichi e il caso Milingo

Nel 1993, invece, ottiene la carica di Presidente della Commissione ecclesiale giustizia e pace da parte della Cei. Nominato, il 13 giugno del 1995, segretario della Congregazione per la dottrina della fede, ha l’occasione di collaborare più volte con Joseph Ratzinger, che ai tempi ne è prefetto.

Nel 1997, tra l’altro, controfirma la notifica che rende pubblica la scomunica latae sententiae di Tissa Balasuriya, teologo cingalese che tuttavia l’anno successivo ritratta il proprio pensiero. In quegli anni, inoltre, Bertone si occupa di diversi aspetti organizzativi del Giubileo del 2000, collabora alla redazione della dichiarazione “Dominus Iesus” e parla diverse volte con Suor Lucia di Fatima, pubblicando la terza parte del segreto di Fatima.

Dopo quello di Balasuriya, nel 2001 Bertone deve trattare un altro caso scottante, cioè quello di Emmanuel Milingo, l’arcivescovo che si era unito in matrimonio con Maria Sung (appartenente alla Chiesa dell’unificazione facente capo al reverendo Moon).

Firma, poi, insieme con il cardinale Ratzinger, il documento chiamato “Nota sul valore dei Decreti dottrinali concernenti il pensiero e le opere del rev.do sac. Antonio Rosmini Serbati“, attraverso il quale viene agevolata la beatificazione di Antonio Rosmini (processo che si concluderà nel 2007).


Tarcisio Bertone


Il vescovato di Genova e l’ascesa al Vaticano

Nominato arcivescovo di Genova il 10 dicembre del 2002, prende ufficialmente possesso dell’arcidiocesi nel febbraio del 2003: sempre nello stesso anno, viene nominato da Papa Giovanni Paolo II cardinale presbitero del titolo di Santa Maria Ausiliatrice in via Tuscolana.

La nomina ad arcivescovo della città della lanterna risulta particolarmente importante, anche perché in quel momento il capoluogo ligure costituisce l’ultima sede cardinalizia disponibile: un’indicazione utile anche in vista del futuro Conclave.

Proprio per questo motivo la scelta di Bertone, per un posto decisamente conteso, si rivela fondamentale nel favorire la corrente conservatrice del Concistoro (come poi verrà confermato con l’elezione a patriarca di Venezia di Angelo Scola). Bertone, in quegli anni, pone molta attenzione alla pubblicità e alla promoziona della propria immagina, anche presso i mezzi di comunicazione mainstream.

Dopo essere stato corrispondente di Radio Vaticana, diventa ospite, oltre che di iniziative laiche ed eventi mondani, anche di trasmissioni televisive: per esempio, partecipa come inviato al programma “Quelli che il calcio” per una partita della Sampdoria.

Sempre sul piccolo schermo, a “Porta a porta” il 17 febbraio del 2005 rivela in esclusiva che la Commissione teologica creata per prendere in esame il caso della Madonna di Civitavecchia piangente ha stabilito che il fenomeno non può essere considerato sovrannaturale.

Il 22 giugno 2006, per l’arcivescovo di Genova, arriva la nomina più importante, cioè quella di Segretario di Stato del Vaticano, ad opera di Papa Benedetto XVI.

Succedendo al dimissionario Angelo Sodano, cardinale costretto ad abbandonare la carica per sopraggiunti limiti di età secondo quanto indicato nel Codice di Diritto canonico, Bertone va a ricomporre il tandem con Ratzinger già alla guida dell’ex Sant’Uffizio durante il papato di Karol Wojtyla.

Nominato Camerlengo di Santa Romana Chiesa, viene promosso con titolo della sede suburbicaria di Frascati all’ordine dei cardinali vescovi. Nel corso della sua carriera in Vaticano, ha concesso l’ordinazione episcopale, tra l’altro, a Mauro Maria Morfino, a Gianni Ambrosio, a Giuseppe Sciacca e a Giorgio Lingua.

Cavaliere di gran croce dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana e titolare dal 2003 del Collare dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, Bertone ha ricevuto il 21 aprile del 2012 la Laurea honoris causa in Giurisprudenza dall’Università di Catanzaro.

Nel corso della sua esperienza ecclesiastica, è stato spesso al centro di polemiche per le sue dichiarazioni sull’omosessualità (che, secondo Bertone, sarebbe collegata alla pedofilia): dichiarazioni che hanno suscitato proteste non solo in Italia, ma anche in Germania, in Francia, negli Stati Uniti e in Sud America.

Nel 2014 è al centro di una vicenda scomoda che coinvolge un grande attico in ristrutturazione a Palazzo San Carlo, in Vaticano: l’appartamento di 700 metri quadrati (ma il cardinale ha replicato che misurerebbe “solo la metà”) proprio accanto al bilocale di 70 metri quadrati a Santa Marta, casa del Pontefice Papa Francesco.

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