Cronaca Napoli

Tassa di soggiorno a Napoli, proteste contro i rincari del Comune: “I soldi restino al turismo”

Napoli marzo 2025 tassa soggiorno
Immagine di repertorio
Napoli marzo 2025 tassa soggiorno

La notizia che dal 1° marzo 2025 a Napoli aumenterà la tassa di soggiorno ha generato non poche polemiche in città. Tra i primi ad intervenire Abbac, associazione di categoria dell’extralberghiero, visto, infatti, che gli aumenti saranno maggiore per b&b e locazioni brevi. Dal Comune spiegano che la revisione delle precedenti tariffe è stata decisa in considerazione della necessità di migliorare quantità e qualità dei servizi pubblici, anche a seguito dell’incremento delle presenze di turisti

Napoli, da marzo 2025 aumenterà la tassa di soggiorno: le nuove tariffe

La Giunta comunale, su proposta dell’assessore al Bilancio Pier Paolo Baretta, ha approvato una rimodulazione delle tariffe dell’imposta di soggiorno considerando che, in occasione del Giubileo del 2025, Napoli risulta essere un polo di attrazione per i pellegrini dell’Anno Santo.

La tariffa per le strutture alberghiere sarà aumentata di 1 euro, quella per le strutture extralberghiere di 1,50 euro e quella per le locazioni brevi di 2 euro. La revisione porterà le tariffe per il pernottamento in albergo a 5 stelle e 5 stelle lusso a 6 euro e quelle per gli alberghi a 4 stelle a 5,50 euro.

Tali tariffe varranno fino al 31 dicembre del prossimo anno perché, proprio in virtù dell’indizione del Giubileo, la legge ha dato la possibilità ai comuni capoluogo di operare una deroga al tetto massimo di 5 euro. Dal 1 gennaio 2026 si tornerà a pagare un’imposta di soggiorno giornaliera massima di 5 euro. L’incremento del gettito con la revisione di tariffe è stimato in 9 milioni di euro.

Manfredi: “tariffe inferiori alle altre grandi città”

“La crescita del turismo a Napoli – sottolinea il sindaco Gaetano Manfredi genera ricchezza per il territorio e ne siamo molto soddisfatti. Produce anche un aumento della domanda di servizi, il cui costo non può ricadere esclusivamente sui residenti. Oltre all’ampia programmazione culturale e turistica che stiamo mettendo in campo in tutti i quartieri della città, per assicurare un’attrattività permanente occorre fare meglio sia in termini di quantità che di qualità dei servizi da garantire. Abbiamo deciso quindi un aumento dell’imposta di soggiorno, pur considerando che le nostre tariffe restano inferiori rispetto a quelle applicate nelle altre grandi città”.

I commenti

“Il provvedimento approvato dalla Giunta – spiega l’assessore al Bilancio Baretta – rivede le tariffe che erano state stabilite un anno e mezzo fa, sulla base di considerazioni legate al costante aumento dei flussi turistici e ai costi che questo comporta. Abbiamo scelto di applicare aumenti differenziati in base alla tipologia di struttura ricettiva per ridurre al minimo l’impatto negativo che questo tipo di provvedimenti può avere sui gestori e sugli occupati del settore”.

“I maggiori introiti serviranno in via prioritaria a potenziare sia i servizi destinati ai turisti come l’accoglienza, sia quelli per tutta la cittadinanza come i trasporti e tutto ciò che è legato al decoro della città – sottolinea l’assessora al Turismo e alle Attività Produttive Teresa Armato –. Così i benefici degli aumenti ricadranno sul territorio. Napoli vuole mantenere il suo appeal che è legato al patrimonio storico, culturale, paesaggistico, monumentale ed enograstronomico, ma anche agli eventi che offre e, in generale, alla sua capacità di essere una città accogliente”.

Le nuove tariffe

Qui di seguito il riepilogo delle tariffe che saranno in vigore dal 1 marzo 2025:

  • albergo 5 stelle e 5 stelle lusso: € 6,00
  • albergo 4 stelle: € 5,50
  • albergo 3 stelle: € 4,50
  • albergo 2 stelle: € 3,50
  • albergo 1 stella: € 3,00
  • strutture ricettive extra alberghiere: € 4,50
  • locazioni brevi: € 5,00

Tassa di soggiorno a Napoli, polemiche contro i rincari del Comune

Non ci sta, l’associazione di categoria dell’extralberghiero. A parlarne è il presidente di Abbac Agostino Ingenito: «Esprimiamo perplessità per la scelta di aumentare l’imposta di soggiorno, assai gravosa proprio per il nostro settore ricettivo. L’amministrazione conta di incassare 9 milioni in più di gettito, tuttavia esprimiamo dissenso circa la modalità con la quale sinora sono state utilizzate le risorse dell’imposta di soggiorno, ecco perché chiediamo che il Governo acceleri affinché sia trasformata in autentica tassa di scopo per garantire servizi per il turismo e non utilizzata alla bisogna per colmare buchi di bilancio e garantire risorse per altre esigenze. Non siamo convinti che il Giubileo possa apportare benefici maggiori, i flussi turistici rischiano di essere contratti. Effetti inflattivi per il mercato interno, destabilizzazioni internazionali e tassi di interesse non ridotti rischiano di ridurre anche le presenze estere. Una maggiore visione dell’andamento del turismo avrebbe dovuto far ragionare la città di ritagliarsi un ruolo più low cost: questa scelta dell’aumento dell’imposta appare solo una mossa ragioneristica».

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