Cronaca

Terremoto in Turchia, anche un italiano tra i dispersi: ecco chi è

C’è anche in italiano tra i dispersi del terremoto che ha colpito la zona al confine tra Turchia e Siria. L’unità di crisi della Farnesina ha contattato tutti gli italiani che erano nelle zone del terremoto: erano 61 nell’area più complicata e 168 nell’area più vasta. Si tratta di Angelo Zen, un 50enne residente in Veneto, tecnico specializzato in macchinari per l’oreficeria.

Terremoto in Turchia, chi è l’italiano disperso

Li abbiamo contattati tutti tranne uno che non riusciamo a rintracciare. Il fatto è che non ci sono collegamenti, quindi non sappiamo nulla di lui. Continuiamo a ricercarlo. Era per lavoro in Turchia“. Lo conferma ad Agorà su Rai 3 Antonio Tajani, parlamentare di Forza Italia e Ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale.

L’italiano che ancora per la Farnesina è da cercare in Turchia era “nell’area colpita dal terremoto. Non abbiamo notizie precise di dove esattamente stesse nel momento in cui c’è stato il sisma” ha poi aggiunto il ministro.

Chi è Angelo Zen e perché era in Turchia

Il 50enne, residente in Veneto, al momento della tragedia si trovava in un albergo di Kahramanmaras come confermato anche da Antonio Tajani, ministro degli Esteri. L’ultimo contatto con la famiglia risale a domenica 5 febbraio, alla vigilia del violentissimo terremoto.

Parla la moglie di Angelo Zen

Il ministro Tajani ha ribadito: “È irrintracciabile, non sappiamo dove sia né cosa gli sia accaduto e siamo in contatto costante con la famiglia. Le notizie tutte molto imprecise, non sappiamo dove fosse al momento della scossa né se si trovasse nell’albergo“. Breve intervento della moglie del 50enne disperso che chiede “massimo riserbo per la vicenda, non rilasceremo altre dichiarazioni“.

Paolo Siotto

Giornalista pubblicista dal 2015, collabora per l'Occhio da giugno 2019 dopo diverse esperienze con testate locali tra cui il quotidiano Metropolis. Redattore per Fantacalcio e Calciomercato.it, nel tempo libero ama dedicarsi alla buona musica.

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