Cronaca

Test d’ingresso all’Università, il Ministero valuta di non ammettere le persone in quarantena: è caos

Test d’ingresso all’Università, il Ministero sta valutando, ma probabilmente i ragazzi che si trovano in quarantena saranno esclusi. A preoccupare sono principalmente le facoltà di Medicina e Veterinaria, se si procedesse in tal senso si andrebbe incontro ad una vera e propria valanga di ricorsi. Si valuta la possibilità di  istituire una data alternativa, ma è ancora tutto da decidere.

Test d’ingresso all’Università: esclusi ragazzi in quarantena

La scuola si prepara a riaprire, con i primi studenti che in queste ore stanno iniziando i corsi di recupero, e le università che stanno ovviando al problema delle lezioni in presenza con prenotazioni e aule e numero chiuso. Ma per i test d’ingresso la faccenda è molto più complessa.

I “nuovi” positivi

Molti dei nuovi positivi di questa seconda ondata, infatti, sono 20enni, che si preparavano ai test per il primo anno di università e che, dopo aver contratto il covid, si trovano in quarantena. Come permettere a questi ragazzi di svolgere il test?

Valanga di ricorsi

Il Ministero dell’Università e Ricerca sta valutando di non consentire a queste persone l’accesso ai test, ma si rischia una vera e propria valanga di ricorsi. Si pensa ad una nuova data, ma il tempo stringe: gli aspiranti medici sono chiamati a svolgere il test d’ingresso già il 3 settembre.

Più tempo per studiare

I ricorsi riguarderebbero principalmente il tempo in più per studiare concesso a coloro che devono rispettare la quarantena, e in caso di superamento del test, l’iscrizione al primo anno slitterebbe ulteriormente.

Seconda data

Al momento quella della seconda data è solo un’ipotesi, il Ministero sta studiando una serie di soluzioni, ma ancora non ci sono comunicazioni ufficiali.

 

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