Cronaca

Scatta l’allerta per l’invasione della mosca ‘divoratrice di uomini’: “Penetra nelle narici, negli occhi e nella bocca”

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La mosca assassina - Foto di Il Fatto Quotidiano

Scatta l’allerta per l’invasione della mosca assassina, nota come “divoratrice di uomini”: “Penetra nelle narici, negli occhi e nella bocca”. Il 30 dicembre scorso, le autorità sanitarie del Texas hanno lanciato un allarme, ora ripreso dalla CBS News: le larve “mangiauomini” depositate dalla mosca assassina hanno infettato una mucca, suscitando preoccupazioni per la possibile diffusione di infezioni gravi e letali che potrebbero colpire il bestiame, la fauna selvatica e persino gli esseri umani.

Texas, scatta l’allerta per l’invasione della mosca assassina

Il Dipartimento dell’agricoltura degli Stati Uniti ha definito la mosca assassina e il suo parassita, il verme vite del Nuovo Mondo, come “un parassita devastante”. Questo verme è stato identificato il 22 novembre in una mucca nello stato messicano del Chiapas. Le autorità texane avvertono che la pericolosa mosca assassina – il cui nome scientifico, Cochliomyia hominivorax, significa “divoratrice di uomini” – sta avanzando nuovamente verso nord, partendo dalle aree endemiche dei Caraibi e dell’America meridionale.

In assenza di controlli e misure preventive, gli Stati Uniti rischiano di affrontare un’invasione seria, considerando che la mosca era stata estirpata quasi sessant’anni fa. Il problema principale è che le larve di queste mosche si nutrono della carne di animali vivi. Il Parks and Wildlife Department del Texas sottolinea che la femmina di questa mosca è “attratta dall’odore di una ferita o di un’apertura naturale in un animale a sangue caldo”. Non solo gli animali da allevamento sono a rischio, ma anche quelli domestici, la fauna selvatica, occasionalmente gli uccelli e, raramente, gli esseri umani. Le femmine depongono le uova in piaghe, narici, occhi e bocca, con la possibilità di depositare fino a 300 uova in un’unica occasione, per un totale di circa 3000 nel corso della vita della mosca. Questa prolificità, unita alla capacità di coprire lunghe distanze e al movimento di bestiame infetto, spiega chiaramente la rapida diffusione temuta delle mosche adulte e i timori legati alla propagazione della parassitosi.

Dopo la deposizione, le uova si schiudono e le larve emergono, dotate di affilati uncini boccali che consentono loro di penetrare nella carne dell’ospite e nutrirsi, provocando gravi infezioni che possono portare alla morte anche di animali di grandi dimensioni, come i bovini adulti, in pochi giorni. Una volta raggiunta una dimensione adeguata, le larve si lasciano cadere nel terreno, dove si rifugiano in attesa di trasformarsi in insetti adulti. Le conseguenze di una diffusione massiccia della mosca assassina sono facilmente prevedibili, considerando che la questione è già stata affrontata in passato, con notevoli costi economici.

Le origini

Nel 1935, negli Stati Uniti, si registrarono 230.000 casi di infezioni. Durante gli anni ’30 e ’40, le perdite economiche nel settore zootecnico raggiungevano annualmente una cifra equivalente agli attuali 1,8 miliardi di dollari. Di conseguenza, negli anni ’50 si decise di avviare un programma di sterilizzazione di massa dei moscerini maschi utilizzando raggi gamma. A partire dal 1958, vennero rilasciati in Florida 50 milioni di maschi sterilizzati ogni settimana. I risultati furono rapidi e l’eradicazione proseguì gradualmente anche negli stati limitrofi, fino a portare all’eliminazione totale dell’insetto negli Stati Uniti. Secondo le stime, questo intervento ha permesso di risparmiare circa 900 milioni di dollari all’anno per i costi legati alla mortalità del bestiame.

Nonostante ciò, l’allerta persiste e le autorità statunitensi continuano a rilasciare a Panama maschi sterilizzati per creare una zona cuscinetto tra gli stati meridionali americani e i Caraibi, dove la mosca è endemica. Tuttavia, il pericoloso parassita si sta diffondendo verso nord, in direzione dell’America Centrale. Un caso emblematico è quello del Costa Rica, dove tra luglio 2023 e agosto 2024 si è registrato un picco di 4729 casi, di cui il 75% riguardanti bovini e il 15% cani. Sono state segnalate anche 22 infezioni tra le persone, e una giovane, già affetta da altre malattie, ha perso la vita.

Misure precauzionali

Le autorità veterinarie invitano i residenti della zona del confine meridionale del Texas a prestare attenzione alla fauna selvatica, al bestiame e agli animali domestici, nel caso mostrino sintomi di parassitosi causata dalla mosca assassina, come irritazione, depressione, perdita di appetito e odore di carne in decomposizione. È fondamentale che i cittadini segnalino immediatamente all’autorità eventuali casi sospetti. Si raccomanda inoltre a cacciatori, escursionisti e a chiunque ami le attività all’aperto, così come ai viaggiatori diretti verso le aree a rischio dell’America centro-meridionale, di mantenere le ferite pulite e ben protette e di utilizzare repellenti quando si trovano all’aperto. L’obiettivo è contenere la diffusione della pericolosa mosca assassina negli Stati Uniti, auspicando che gli stati centro-americani adottino misure severe prima che sia troppo tardi.

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