Economia

Il trading di Bitcoin arriva in Italia con Banca Generali

Il mondo del trading di criptovalute fa il proprio ingresso trionfale sul mercato italiano grazie a Banca Generali

Il mondo del trading di criptovalute fa il proprio ingresso trionfale sul mercato italiano grazie a Banca Generali. Non si tratta di un esordio vero e proprio, dato che online esistono già diverse piattaforme che permettono di scambiare questi strumenti finanziari. Tuttavia si tratta di un passaggio importante, dato che Banca Generali è il primo istituto di credito che permette, a chi ha già un conto corrente, di investire nella compravendita di criptovalute.

La novità sta nel fatto che i clienti di questo istituto di credito potranno cominciare a comprare Bitcoin, o a venderli, utilizzando il conto già a loro disposizione. Non sarà necessario aprire un conto dedicato, né sottoporsi ai controlli per le procedure di identificazione del cliente (KYC). Tutti gli utenti della banca milanese interessati a capire come comprare bitcoin, potranno iniziare a farlo autonomamente, oppure rivolgendosi al proprio consulente.

Come funzionerà la compravendita di Bitcoin con Banca Generali

Il 2022 sarà quindi un anno importante per i clienti di Banca Generali. Questi, infatti, avranno la possibilità di effettuare compravendite della principale criptovaluta direttamente dal sito di home banking. Il tutto sarà molto semplice, dato che sarà possibile utilizzare direttamente il denaro disponibile sul proprio conto, senza necessità di effettuare trasferimenti. Il trading di Bitcoin sarà infatti una nuova funzione del portale già esistente.

Il processo che ha portato a questa grande innovazione è partito già a fine 2020, quando Banca Generali ha avviato una collaborazione con Conio, una piattaforma di exchange che consente di comprare, vendere e conservare in sicurezza i propri Bitcoin. Grazie a questa partnership, oggi Banca Generali è il primo istituto di credito a offrire in Italia la piena integrazione di una piattaforma di scambio sul proprio sito di home banking. Questo consentirà ai clienti con un conto già attivo di operare in completa autonomia.

Le transazioni avverranno dunque in un ambiente sicuro, senza rischi e soprattutto con l’approvazione della Consob. Il punto focale di questo servizio sta nel fatto che il cliente privato potrà usufruirne direttamente dal proprio ambiente virtuale abituale. Non dovrà accedere a siti di terzi, né comunicare i propri dati o scaricare applicazioni. Potrà quindi operare in sicurezza sul portale che già conosce, utilizzando i fondi presenti sul proprio conto.

Banca Generali guida l’innovazione in Italia

Nata inizialmente come una delle prime banche online nel 1998, Banca Generali nel corso degli anni 2000 è cresciuta grazie a una lunga serie di acquisizioni. Questo ha portato alla formazione di una rete di promozione finanziaria sempre più vasta, con rami che si sono sviluppati in particolare nell’ambito assicurativo. Infatti, attualmente l’istituto è controllato da Assicurazioni Generali al 50%. A partire dal 2006 Banca Generali è stata quotata alla Borsa di Milano, in cui ha esordito con il prezzo di 8 € per azione.

Oggi questa società è presente in tutta Italia con 43 filiali, circa 1850 consulenti, 137 agenzie e gestisce oltre 300mila clienti. La sua evoluzione non è passata inosservata al mondo della finanza internazionale. Infatti, è stata premiata dal Financial Times nel 2012 come Migliore Banca Privata in Italia.

L’inserimento del servizio di compravendita di Bitcoin tra quelli offerti dalla banca è un altro passo verso l’innovazione, caratteristica che ha contraddistinto questo istituto di credito a partire dalla fondazione.

Investire in Bitcoin è rischioso?

 A differenza di asset più tradizionali, i Bitcoin rappresentano un tipo di investimento più variabile e dunque anche più rischioso. Tuttavia, proprio per questo la compravendita della criptovaluta può portare ingenti guadagni agli investitori. Si pensi che a partire dalla fine del 2019, il Bitcoin ha fatto registrare un rialzo del 500%. Non vanno però dimenticati i pesanti scivoloni che questa criptovaluta ha incontrato nel corso degli anni, che spesso hanno causato enormi perdite di denaro.

Il Bitcoin è senza dubbio la criptovaluta più conosciuta, in circolazione a partire dal 2009. Due anni dopo la sua nascita era quotata a un dollaro, mentre nel 2021 il suo valore si è assestato intorno ai 50mila $, con un picco di 66mila dollari nel mese di novembre. Insomma con questi numeri, quello che viene definito “oro digitale” non può che essere una forma di investimento molto attraente. Probabilmente Banca Generali sarà solo il primo di molti istituti di credito a rendere accessibile questo mercato ai propri clienti.

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