Economia

Trading online: ecco le opportunità da monitorare nei prossimi mesi secondo gli analisti

Sta per concludersi l’ennesimo anno consecutivo di crescita del trading online in Italia. Ormai dal 2017 il numero degli iscritti alle piattaforme cresce a ritmi sostenuti, con una forte accelerata nel periodo delle restrizioni introdotte per arginare la diffusione della pandemia da coronavirus. In questo arco di tempo i trader italiani si sono praticamente quadruplicati: oggi si stima che ce ne siano più di otto milioni!

Niente male davvero, soprattutto se si considerano il periodo storico che stiamo attraversando e la tradizionale avversione degli italiani al rischio da investimento. La maggiore informazione, i miglioramenti delle piattaforme (ed in particolare lo sviluppo delle versioni utilizzabili da smartphone) ed i passi in avanti fatti nel campo dell’educazione finanziaria sono i pilastri di questo fenomeno. Ma una volta fatto l’accesso ai mercati bisogna essere bravi ad individuare le opportunità giuste.

L’avvicinamento all’attività di trading online

Solo chi ha un’adeguata preparazione ha delle chance di ottenere dei risultati positivi dai suoi investimenti. Il trading online può portare a buone soddisfazioni, ma è un’attività complessa che comporta diversi rischi. Per quanto oggi possa essere semplice aprire un account per investire sui diversi asset disponibili, è importante innanzitutto capire come funziona il trading on line, così da sfruttare al meglio tutte le opportunità offerte dai mercati finanziari.

Inoltre, è importante restare sempre aggiornati sull’andamento degli stessi. In tal senso il sito piattaforme.it è un importante punto di riferimento per i trader di ogni livello, ma soprattutto per chi muove i suoi primi passi in questo campo: le guide, le recensioni e gli approfondimenti pubblicati sulle pagine del portale possono accompagnare l’aspirante trader nel suo percorso di ingresso nei mercati finanziari.

L’accesso ai mercati con le piattaforme di trading

Il trading online non è altro che la compravendita di titoli e strumenti finanziari effettuate tramite delle apposite piattaforme di negoziazione messe a disposizione dai broker. È un’attività che piace sempre di più perché permette di accedere facilmente ai mercati, consente di investire su diverse categorie di asset con costi contenuti ed in completa autonomia. Alcuni broker permettono di acquistare in modo diretto alcuni asset, ma la maggior parte degli intermediari consente di investire tramite i CFD.

Grazie a questi strumenti finanziari derivati è possibile speculare sull’andamento del prezzo dell’asset sottostante. La possibilità di vendere allo scoperto e di utilizzare la leva finanziaria sono fattori che permettono di mettere in atto strategie di diverso tipo, sia di breve (ma anche brevissimo) che di medio o lungo periodo. Le migliori piattaforme regolamentate per investire online sono quelle di eToro, Capital.com, FP Markets, IQ Option e Trade.com.

Le opportunità del momento: gli asset da seguire

Una volta scelto l’intermediario, completata la registrazione ed effettuato il primo deposito si può iniziare ad investire. Il trading online consente di accedere a diversi mercati: quello azionario, quello dei cambi, quello delle materie prime, quello criptovalutario e così via. Per scegliere l’asset su cui puntare è necessario avere una buona preparazione e restare sempre aggiornati. In questo delicato momento storico sono molto seguite le materie prime ed in particolare quelle energetiche ed i beni rifugio.

Per quanto riguarda il mercato azionario, sotto i riflettori ci sono i titoli tecnologici, che finalmente sembrano pronti a riprendersi quanto perso nei mesi passati, ma attenzione anche al settore bancario, a quello dell’energia ed a quello dei servizi di comunicazione ed intrattenimento. Ovviamente va monitorato anche il mercato criptovalutario, la cui volatilità può spaventare, ma può anche essere una grande opportunità: l’attenzione va rivolta soprattutto ai progetti emergenti, magari inseriti in un portafoglio equilibrato in cui figurano anche asset più stabili.

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