Cronaca

Traffico internazionale di droga: 14 arresti e sequestri per oltre due tonnellate

La droga proveniente dall'Albania veniva depositata a Bari e smistata in tutta la penisola

Sgominato dalla Dia (Direzione Investigativa antimafia) con 14 arresti un ingente traffico di droga con radici in Albania. Le indagini, iniziate nel 2016, hanno portato al sequestro di oltre 2 tonnellate di droga. Sono 14 gli ordini di carcerazione emessi dalla Procura generale di Bari nei confronti dei responsabili del reato di traffico internazionale di stupefacenti. La Dia, in collaborazione con la Polizia di Stato, i Carabinieri e la Guardia di Finanza, ha impegnato oltre 40 agenti eseguendo gli ordini di carcerazione nei confronti di 9 cittadini italiani e 5 di nazionalità albanese.

Traffico di droga dall’Albania: le indagini iniziano nel 2016

L’attività di indagine, già avviata nel maggio 2016, ha portato al sequestro di oltre 2mila 300 chili di droga tra marijuana, cocaina ed eroina, bloccando un giro d’affari di oltre 15 milioni di euro. Le pene inflitte ai responsabili variano da 2 a 20 anni di reclusione per il reato di traffico internazionale di sostanza stupefacenti.

Responsabili del flusso di spaccio due potenti e distinte organizzazioni criminali, operanti tra Bari e provincia con connessioni in Sicilia, Campania, Calabria e soprattutto Albania luogo di approvvigionamento degli stupefacenti inviati successivamente via mare. L’asse criminale Albania-Puglia-resto dell’Italia aveva come centro di smistamento e deposito la città di Bari, distribuendo successivamente le dosi nel resto del territorio italiano. Sono stati bloccati numerosi corrieri che trasportavano gli stupefacenti in tutta la penisola come nel caso degli uomini bloccati con 13 chili di sostanza diretta a Salerno.

Spaccio internazionale: la droga arrivava via mare

Le organizzazioni criminali responsabili dell’ingente traffico di droga trasportavano via mare la sostanza stupefacente utilizzando dei natanti, che in collaborazione con le organizzazioni criminali, sbarcavano in Puglia. Secondo quanto scoperto dalle indagini della Dia la droga veniva quindi depositata nel quartiere Carassi della città di Bari e distribuita via terra su tutto il territorio nazionale. Il successo dell’operazione della Dia è il risultato concreto dell’intenso lavoro svolto dalla S.I.C. (Squadra Investigativa Comune), un’organismo di cooperazione tra polizia ed autorità giudiziaria che ha permesso lo svolgimento delle indagini senza l’attivazione delle complesse procedure che regolano le indagini internazionali.

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