Cronaca

Siglato il Trattato Italia-Francia: cos’è e perché è stato firmato

Cos’è il trattato tra Italia e Francia perché è stato firmato? Si trattai di un patto stretto per una maggiore cooperazione, su diverse tematiche, dal clima alla gestione dei flussi migratori. L’accordo bilaterale consolida le relazioni tra Parigi e Roma, e nelle intenzioni dei leader serve a favorire il processo di integrazione europea. Il Trattato del Quirinale permetterà anche ai due Paesi di avere un maggior peso in ambito europeo.

Trattato Italia – Francia: cos’è e perché è stato firmato

Il patto “nasce dalla consapevolezza della profondità dei nostri legami. Rafforziamo la cooperazione tra i nostri due Stati, creiamo strumenti istituzionali per renderla più strutturale, valorizziamo al meglio le attività dei nostri cittadini e delle nostre imprese”, ha spiegato il premier italiano Mario Draghi nel corso della conferenza stampa con il collega francese Emmanuel Macron dopo aver firmato il Trattato.

“I nostri obiettivi sono quelli dell’Ue: lotta al cambiamento climatico, la transizione ecologica fatta con giudizio e con rapidità, la transizione digitale, anche la ricerca di una sovranità europea. E sono gli stessi obiettivi dell’Unione europea. Quello che questo Trattato permette a noi di fare è di dotare l’Unione europea di strumenti che la rendano più forte”, ha ribadito il premier.

Perché Italia e Francia si ‘scambieranno’ i ministri

Il patto prevede un meccanismo di stretta collaborazione tra i due governi: almeno una volta ogni trimestre, un ministro italiano parteciperà a un consiglio dei ministri del governo francese, e viceversa.

L’accordo

“Cercare la sovranità europea significa voler disegnare il proprio futuro come lo vogliamo noi europei. Non ce lo vogliamo far disegnare da altri. L’Europa deve sapersi proteggere, difendere i propri confini, occorre creare una vera difesa europea. Questo Trattato aiuta la costruzione della difesa europea che è  complementare alla Nato. Un’Europa più forte fa la Nato più forte”, ha detto ancora Draghi, aggiungendo: “Dobbiamo imparare la disciplina dell’amicizia. Consultarsi ed agire insieme”.

Anche la gestione dell’immigrazione rientra nell’accordo: “Negli ultimi mesi i rapporti tra Italia e Francia si sono ulteriormente avvicinati. Cooperiamo sui temi che stanno più a cuore ai nostri Paesi, istituiamo un servizio civile italo-francese, un comitato di cooperazione transfrontaliero, riconosciamo la necessità di una politica di gestione dei flussi migratori condivisa dall’Unione Europea basata su principi di solidarietà e responsabilità”.


IL TESTO INTEGRALE DEL TRATTATO


Cosa prevede il testo del Trattato siglato da Italia e Francia

Nel documento, si legge: “Le parti si consultano regolarmente e a ogni livello in vista del raggiungimento di posizioni comuni sulle politiche e sulle questioni d’interesse comune prima dei principali appuntamenti europei. Le parti rafforzano il coordinamento nei principali settori della politica economica europea, quali la strategia economica e di bilancio, l’industria, l’energia, i trasporti, la concorrenza e gli aiuti di Stato, il lavoro, il contrasto delle diseguaglianze, la transizione verde e digitale e la programmazione finanziaria dell’Unione europea”.

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