Spingeva ragazze ad anoressia, denunciato social coach

In un gruppo aperto, su una piattaforma social, spingeva ragazze minorenni e fragili al raggiungimento dell’anoressia: denunciato un social coach

In un gruppo aperto, su una piattaforma social, spingeva ragazze minorenni e fragili al raggiungimento dell’anoressia. È quanto emerso nell’operazione ‘Free Angels’ della Polizia postale di Trieste e Udine con il coordinamento del Centro nazionale di coordinamento alla pedopornografia online (Cncpo) del Servizio polizia postale e delle comunicazioni di Roma. La polizia è risalita a un uomo, che è stato denunciato.474

Spingeva ragazze ad anoressia: denunciato un social coach

L’operazione nasce da una segnalazione fatta da una quindicenne, da mesi ricoverata presso il reparto di pediatria di un ospedale della regione, per disturbi del comportamento alimentare e patologie conseguenti ad atti anticonservativi.

Grazie a questa giovane, che ha trovato la forza di denunciare l’accaduto, gli specialisti della Polizia postale di Trieste e Udine sono arrivati a un profilo social di una persona che, definitosi coach pro-Ana, aveva agganciato decine di ragazze minorenni e dopo averne carpito la fiducia le aveva indotte a pratiche pericolose di dimagrimento.

Come fa sapere la polizia, tra i consigli sconsiderati c’erano quelli di non assumere più di 500 calorie giornaliere, di bere molta acqua per lenire il senso di fame e quello di farsi docce gelate per stimolare l’organismo a un maggiore dispendio energetico, cosa che nella vittima ne aveva quasi provocato lo svenimento. L’uomo, secondo l’accusa, incoraggiava la minorenne a farsi tagli all’insaputa dei genitori, il tutto documentato con le riprese delle lesioni e del corpo in dimagrimento. Con il consenso della ragazza, attraverso sofisticate tecniche di acquisizione di digital forensics gli agenti hanno recuperato parte delle chat e dei contenuti multimediali inviati dalla vittima al “coach”.

Foto e video in cambio di denaro

L’uomo peraltro, sottolinea la polizia, si era spinto con richieste di immagini e video di natura pedopornografica in cambio di denaro e regalie che consistevano anche nella proposta di capi…



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