Cronaca

Covid, estensione del Tso per i “positivi ribelli”

Una estensione del Tso, il trattamento sanitario obbligatorio, per i positivi al coronavirus che si rifiutano di mettersi in regime di isolamento domiciliare. Una richiesta avanzata da Luca Zaia, governatore del Veneto: ricovero obbligatorio per il paziente positivo che non si isola ma anzi, frequenta luoghi pubblici come faceva l’imprenditore vicentino ora in rianimazione.

Tso per i positivi al coronavirus che non si isolano, la proposta

Dopo la proposta avanzata da Zaia, anche il ministro della Salute, Roberto Speranza, si sta muovendo dando mandato all’ufficio legislativo del suo dicastero per verificare il quadro normativo sui trattamenti sanitari obbligatori. L’obiettivo è di studiare una eventuale norma più stringente che riguarda la tutela contro il Covid dopo il caso del focolaio veneto. Successivamente ci sarà la verifica politica con la maggioranza e con il presidente del Consiglio. In quella sede bisognerà valutare come e se applicare questa misura che ha dei risvolti collegati alle libertà personali.

Cos’è il Tso

Con trattamento sanitario obbligatorio si intendono procedure sanitarie normate e con specifiche tutele, in genere di legge, che possono essere applicate in caso di motivata necessità e urgenza clinica, conseguenti al rifiuto al trattamento del soggetto che soffra di una grave patologia psichiatrica non altrimenti gestibile, a tutela della sua salute e sicurezza e/o della salute pubblica


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Il sito del Ministero della Salute

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