Sconto di pena perché la cella è troppo piccola. Uno sconto di pena di 119 giorni riconosciuto ad Adalberto Chignoli il quale il 1° ottobre di sedici anni fa sparò e uccise la figlia Camilla di 22 anni nella sua abitazione di via Vecellio 26 all’Arcella, a Padova. Le svuotò contro l’intero caricatore della sua Mauser 7,65. Condannato in via definitiva a trent’anni di carcere, nel 2033, quando avrà 82 anni, potrà tornare libero grazie a uno sconto di pena.
Padova, uccide la figlia di 22 anni: sconto di pena perché la cella è piccola
Ex mediatore finanziario, Adalberto Chignoli si trova recluso nel carcere di Montorio Veronese e negli anni ha già accumulato 1.260 giorni di permessi premio, a cui si vanno ad aggiungere altri 119 giorni perchè all’inizio della sua carcerazione, nella casa circondariale Due Palazzi di Padova, per circa un anno è stato detenuto in una cella inferiore ai 3 metri quadri.
Dunque, lo Stato ha applicato quello che viene chiamato “rimedio risarcitorio” nei confronti del detenuto, previsto dalla sentenza della Corte europea per i diritti dell’uomo. In totale, Chignoli ha ottenuto uno sconto di 1.379 giorni pari a 3 anni e 7 mesi in meno di reclusione.
Il delitto
Era il 1° ottobre 2007 quando Chignoli uccise la figlia Camilla di 22 anni a colpi di pistola. L’uomo, sull’orlo del lastrico, uccise la figlia nella villetta dell’Arcella. Non si è mai capito il movente del brutale omicidio. Chignoli era un ex bancario, poi diventato mediatore finanziario.