Almanacco

Il 5 ottobre del 1975 va in onda in Italia il primo episodio di Goldrake, uno dei primi “robottoni” dell’età dell’oro dei mecha

Nel 1975 si celebra quel fatidico frangente correlato alla messa in onda – in Italia – dell’anime Ufo Robot – Goldrake, un’opera che segnò una piccola rivoluzione nei costumi e nell’intrattenimento del mondo occidentale. Da quei anni in po’ Goldrake si trasformò in un vero e proprio padre per il genere mecha, rappresentando, conseguentemente, il sogno ad occhi aperti per bambini e adolescenti.

5 ottobre 1975: debutta in tv il primo episodio di Goldrake

Il 5 ottobre del 1975 fa il suo ingresso nel piccolo schermo nipponico Ufo Robot Goldrake, il primo cartone animato appartenente al genere mecha. L’opera è stata prodotta nel Bel Paese il 4 aprile del 1978, facendo così sognare grandi e piccini.


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Il maestro Go Nagai a Tokyo nel 1987.

L’idea nasce dalla casa produttrice di opere di animazione giapponesi, Toei Animation, che in quel preciso frangente si è ispirata al maestro Go Nagaimangaka noto al mondo per esser stato uno dei massimi esponenti dell’età dell’oro dei cosiddetti “robottoni anni Settanta”.

Nonostante Mazinga sia stato prodotto qualche anno prima, Goldrake risulta essere l’antesignano del fenomeno cult che i fan hanno vissuto nei decenni successivi. In Italia, infatti, l’opera del duo Toei-Nagai fu proposta sulla Rete 2 a partire dal 1978 all’interno del programma Buonasera con…., ottenendo subito un successo nazionale.

Trama

A causa del perpetuo sfruttamento del minerale Vegatron, il pianeta Vega è divenuto instabile. Così, cercando di espandere il suo impero militarista in altri pianeti, lo spietato Re Vega scatena il suo esercito alla volta di pianeti vicini (come Fleed).


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A seguito dell’invasione di Vega, Due Fleed (aka Actarus) giovane principe dell’omonimo pianeta, giunge sul pianeta terra – nello specifico alle pendici del Monte Fuji – a bordo dell’UFO robot Grendizer (ovvero di Goldrake).

Salvato da alcuni terrestri, tra questi anche un brillante scienziato, Actarus si dà da fare per combattere i dischi volanti mossi da Re Vega, che progetta di impossessarsi di Goldrake e soddisfare la sua bieca sete di potere.

Goldrake nella cultura di massa

Il successo istantaneo e incontenibile di Goldrake ha generato un intero franchise che si protrae dagli anni Settanta ad oggi, il tutto inizia col 45 giri dove all’interno vi sono tutte le sigle ending e opening a cura di Vince Tampera, prodotto che all’epoca aveva venduto oltre un milione di copie, ottenendo il disco d’oro.


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Un cosplay di Goldrake – a cura di Pietro Mastroieni – nel pieno della sua esibizione al San Marino Comics 2020. Foto rilasciata al quotidiano MankeyNews il 23/09/2020.

Nel corso del tempo pubblicazione dei DVD passò di mano in mano, fino a giungere al 2018, quando Koch Media e Yamato Video incominciano la pubblicazione dei box in DVD e Blu Ray di una idilliaca terza edizione.

Dagli anni Settanta agli anni Novanta, la Goldrake-mania riuscì a travolgere tutto il mondo occidentale e, malgrado i genitori si mostrarono ostili alla sua ascesa, sebbene la classe dirigente italiana dell’epoca fosse avversa a questa ondata di novità – si ricorda il durissimo intervento del deputato Silverio Corvisieri, membro della Commissione di Vigilanza RAI, dal titolo Un ministero per Goldrake pubblicato su la Repubblica del 7 gennaio 1979 -, il robottone riuscì ad atterrare sulla Penisola divenendo parte integrante di un fenomeno culturale che è sopravvissuto attraverso le action-figures, i cosplay e altri coinvolgenti fenomeni di costume.

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