Cronaca

Ultima Generazione nella Cappella degli Scrovegni: tre denunciati

Incatenati alle balaustre che delimitano il ciclo di affreschi di Giotto

Nuovo blitz non violento degli attivisti di Ultima Generazione, che stamane sono entrati nella Cappella degli Scrovegni a Padova, incatenandosi alle balaustre che delimitano il percorso dei visitatori al ciclo di affreschi di Giotto.

Ultima Generazione nella Cappella degli Scrovegni

A quel punto uno di loro ha letto ad alta voce i messaggi di protesta del movimento, contro lo spreco di acqua ed energia. Poco dopo è arrivata la polizia, che ha cercato dapprima di convincere gli attivisti a interrompere la protesta, poi, visto il loro rifiuto, ha fatto tagliare con delle cesoie le catene e ha portato via a braccia i manifestanti.

Le motivazioni degli attivisti

Nella sua meravigliosa opera – spiegano gli attivisti – ha cercato di dare istruzioni al genere umano su come vivere per salvarsi. Sul lato sinistro della narrativa raffigurò principi quali giustizia e coraggio, che indicano la strada verso la via dello spirito, mentre sulla destra dipinse i lati più oscuri del genere umano, come ira e invidia, che portano all’eterno malessere”.

Dopo circa mezz’ora, i due manifestanti sono stati portati via in manette dagli agenti di polizia. Ultima Generazione ha diffuso i video e ha ribadito il loro appello: “Chiediamo di interrompere immediatamente la riapertura delle centrali a carbone dismesse, cancellare il progetto di nuove trivellazioni per la ricerca ed estrazione di gas naturale, procedere a un incremento di energia solare ed eolica di almeno 20GW nell’anno corrente e creare migliaia di nuovi posti di lavoro nell’energia rinnovabile, aiutando gli operai dell’industria fossile a trovare impiego in mansioni più sostenibili”.

I tre attivisti sono stati denunciati

I giovani, tre 30enni italiani, dovranno rispondere dell’ipotesi di reato di interruzione di ufficio o pubblico servizio, e di non aver preavvisato la Questura della manifestazione posta in essere. Nessun danno è stato provocato al sito museale, come accertato da un accurato controllo svolto al termine dell’azione dagli agenti unitamente a personale degli Scrovegni.

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